Ruby in aula a Milano tra ritardi e “non ricordo”
24 Maggio 2013
di redazione
Ruby torna in aula di Milano per il controesame nel dibattimento a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti nel processo per induzione e favoreggiamento della prostituzione. Dice di non essere mai stata una escort, confermala telefonata con il ragioniere di Berlusconi avvenuta il giorno prima del suo fermo ma su molti punti in sospeso spiega di non ricordare. "Io mi rivolgevo solo a Berlusconi, poi quando ho avuto bisogno perché Berlusconi era arrabbiato con me ho chiamato Spinelli", dice. Conferma che venne contatta dal ragionier Spinelli solo dopo che "Berlusconi aveva saputo delle mie cavolate, cioè che ero minorenne". E al pm che gli contesta di aver testimoniato in precedenza che il Cavaliere aveva scoperto la sua età solo dopo il fermo in questura, dice "Non lo so, non mi ricordo, non posso ricordarmi tutto…". Intanto ieri la Cassazione è tornata a criticare Berlusconi per gli attacchi alla magistratura e, dicono i giudici, per aver contribuito ad alimentare un clima complottistico ai danni del potere giudiziario. Sempre ieri erano state deposte anche le motivazioni della condanna per il processo Mediaset, dove si parla di "una enorme evasione fiscale", ma il Cavaliere ha definito le accuse "surreali". Nonostante tutto, il Cav. e il Pdl sembrano non voler acuire lo scontro con i magistrati, tenendo distinti i processi dalla tenuta del Governo.