Scienziati insieme per salvare il mondo. Come salvarci da certa scienza?
14 Settembre 2013
di Ronin
Come finirà la vita sulla Terra? Il "Cambridge Centre for the Study of Existential Risk", l’astrofisico Stephen Hawking, l’astronomo Rees, filosofi, studiosi e accademici si sono dati appuntamento per elencare una serie di ipotesi sulla fine del nostro Pianeta, o perlomeno sulla distruzione della vita umana, offrendo anche una serie di suggerimenti su come evitare l’apocalisse. Rischio 1, i robot che prendono il controllo del mondo fino a sterminare gli umani, o perlomeno l’architettura ingegneristica della finanza globale. 2, il terrorismo digitale che fa piombare il mondo dall’era del petrolio e dell’elettricità e di Internet a quella degli archi e delle frecce. 3, le pandemie globali neanche fossimo in World War Z. 4, l’immancabile e immarcescibile "global warming", il riscaldamento climatico, i gas serra, l’inquinamento e quindi tempeste, tsunami, uragani, raffreddamento o riscaldamento totale della Terra. 5, le vecchie guerre, come un conflitto nucleare su larga scala. Secondo Lord Rees, ex presidente della Royal Society "A noi occidentali può apparire un mondo più sicuro di quanto sia mai stato in passato, ma invece è più vulnerabile di come sembra. E poiché i leader politici sono concentrati sui problemi a breve termine, occorre che qualcuno suggerisca all’opinione pubblica internazionale quali sono i pericoli più realistici e con quali mezzi si potrebbero contrastare". "La fine del mondo non è una trama da cinema", aggiunge Rees. Ma dopo tutto quello che si è detto e scritto sul global warming e i ghiacciai himalayani che dovevano sciogliersi e il club di Roma che annunciava la fine del petrolio decenni fa, dopo tutto questo, viene da pensare che gli scienziati forse farebbero meglio a concentrarsi sullo studio del passato più che lambiccarsi sulle previsioni, poco scientifiche, del futuro.