Grillo, Governo uccide democrazia. M5S l’ha seppellita
27 Luglio 2013
di Pino Scanzi
"Il Governo uccide la democrazia". Beppe Grillo torna all’attacco, "Ci accusano di ostruzionismo", dice, "ma M5S è l’unico a battersi perché il parlamento abbia un senso". Secondo il Capocomico: "Il Parlamento non decide più nulla, deve solo approvare i dl in fretta, senza discussione". E’ il commento, piccato assai, del generalissimo dopo la tregua armata stabilita ieri tra Governo e pentastellati sul calendario dei provvedimenti da votare in aula. Che nell’audio consegnato al web va oltre, con un’altra di quelle metafore destinate a passare alla storia del lessico barbarico del movimento, "Le accuse di ostruzionismo? E’ come se uno stupratore dicesse alla sua vittima non ti muovere". Colpisce soprattutto la capacità del Capocomico di manipolare i fatti: per lunghi giorni i grilli in parlamento hanno rallentato in tutti i modi l’arrivo e la discussione dei provvedimenti presi dal Governo, che per adesso sta limitando al massimo i decreti legge. Ieri il premier Letta ha mediato con accortezza tra esigenze governative e filibustering pentastellato, "accontentando" i grilli sul rinvio del ddl costituazionale, da votare a settembre ma da presentare alla camere già dalla prossima settimana. Il parlamento, insomma, ha tutto il tempo di discutere, valutare, ponderare, votare. Eppure "la democrazia è morta". Se fosse vero, si può ben dire che Grillo l’ha seppellita.