Calabria Saudita, Fabiana bruciata viva dal fidanzato. “Ero geloso”
26 Maggio 2013
di redazione
Corigliano, Calabria Saudita. Un ragazzo di diciassette anni litiga con la ragazza. E’ furioso di gelosia. La accoltella, poi le dà fuoco. Fabiana Liuzzi, neppure sedicenne, muore carbonizzata mentre è ancora viva. Era scomparsa venerdì e i genitori avevano lanciato l’allarme, si sperava in un reply dell’anno scorso, quando la ragazza si era allontanata da casa per andare a trovare degli amici a Bologna. Ma non è così. Il minorenne, che non sfigurerebbe in una tribù di Talebani, per un notte resiste all’interrogatorio, ma gli investigatori lo pressano insospettiti da un segno, un graffio che porta sul volto. Alla fine cede e indica il luogo, nelle campagne attorno al Paese, dove i carabinieri ritrovano il cadavere. In paese adesso dicono che il giovane andrebbe ammazzato, ma gli amici lo descrivono come una persona introversa e gira voce che si sapesse che picchiava la ragazza. Centinaia di messaggi sulla pagina Facebook di Fabiana, mentre l’arcivescovo dice "un gesto orribile e violento che certamente esige una condanna precisa".