Amministrative, affluenza in calo. Identikit del non voto
26 Maggio 2013
di redazione
Alle 22.00 di ieri sera il Viminale comunica che l’affluenza è crollata del 15 per cento rispetto alle precedenti amministrative, siamo attorno al 47 per cento dell’elettorato, ben lontano dal dato del 2008. Una flessione netta, particolarmente nella Capitale. Ma cosa indica il calo di elettori? Cosa accadrà domani sera? Chi ne uscirà avvantaggiato? 7 milioni di italiani stanno votando in 563 Comuni, a Roma, ma anche in altre grandi città della penisola e per le Regione Val D’Aosta. Il tempo non ha aiutato tra vento, pioggia e temperature invernali. In realtà il dato può essere letto in due modi. Il primo è che a Roma non ci sarà la sorpresa Grillo. Se l’affluenza cala può essere che delusi del centrodestra e del centrosinistra che avevano credito in m5s si sono già ricreduti restando a casa. L’altra chiave di lettura, opposta, è che a restare a casa siano stati invece quanti avevano creduto in un altro risultato elettorale, la base che si è sentita tradita del Pd piuttosto che l’elettorato Pdl che non accetta le larghe intese. Allora a rafforzarsi potrebbero essere i "grilli". Domani si vota fino alle 15.00. Poi vedremo come andrà a finire.