Quando mai Grillo è stato moderato?

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Quando mai Grillo è stato moderato?

17 Settembre 2013

"Non me la sento più di essere moderato", scrive Beppe Grillo sul Blog, "di rimanere entro ‘certi limiti’". Secondo il comico, "I limiti sono stati superati. Il Parlamento è formato da una schiera di servi. La Corte Costituzionale è un gerontocomio che prende decisioni, come sulla legge elettorale, dopo anni di pacate riflessioni. Il presidente della Repubblica rieletto per la seconda volta è di fatto anticostituzionale". Tanto per dare la prima botta antisistema. E ancora: "Un truffatore fiscale condannato in via definitiva invece di essere cacciato dal Senato è trattato come uno statista". E quindi "Non voglio essere moderato mentre l’Italia è stuprata", stuprata, avete capito bene. "Essere moderato equivale oggi a girarsi dall’altra parte. Sono stanco di dover spiegare a dei rimbambiti dalla televisione per l’ennesima volta cose ovvie anche per un bambino. Cosa vuoi spiegare a chi non vuol sentire? La violenza non paga, è vero, ma è il Sistema a usare violenza contro i cittadini". Quindi? Beppe Grillo è sempre stato convinto che per vincere le elezioni occorrano purezza ideologica, rifiuto di ogni compromesso (visto come una forma di debolezza), integralismo, intolleranza al dissenso, fino a spingersi all’atteggiamento di odio verso la casta (vedi: la politica), antitecnologico e ostile al progresso tipico del Movimento 5 Stelle. Dal Vaffaday allo Tsunami Tour ci chiediamo da dove venga a Grillo tutta questa stanchezza se di fatto moderato non lo è stato mai né lo sarà mai. Ma guardi agli Usa e alle aspettative che si erano create su una simile piattaforma ideologica antisistema con il Tea Pary; alla fine ha rivinto il realista, pragmatico e moderato Barack Obama.