Wikileaks. Manning “non è un traditore”
30 Luglio 2013
Il caporale Bradley Manning è stato assolto dalla accusa più grave, di aver cospirato con il nemico. La Corte Marziale di Fort Meade l’ha condannato però per spionaggio. Dunque niente ergastolo a tre anni dall’arresto. Manning, la "talpa" di Assange, è finita davanti alla corte marziale perché passò a Wikileaks mezzo milione di "cablo" con informazioni sensibili del Pentagono e del Dipartimento di Stato americano, e un numero enorme di informazioni sulle guerre in Iraq e in Afghanistan. Dati non segretissimi, è vero, ma sensibili, che l’allore 23enne caporale Manning, analista dell’intelligence, aveva accumulato in grande quantità. Manning venne descritto come una persona mentalmente confusa dalla sua esperienza militare in Iraq: il suo senso di frustrazione per le tragedie a cui aveva assistito in guerra, alimentato dalla comunità di nerd informatici che frequentava, lo avrebbero spinto a registrare sui dischetti del pc i segreti dell’America mentre fingeva di ascoltare discomusic. Manning riuscì a prendere le informazioni necessarie dal SIPRNet (Secret Protocol Router Network), uno dei sottosistemi informatici riservati del Pentagono utilizzato dalla Net-Centric Diplomacy, un’iniziativa di condivisione di informazioni fra militari e agenzie governative e contractors istituita dopo l’11 Settembre. In realtà fu la comunità degli hacktivisti americani a persuaderlo che mettere on line e rendere pubbliche le informazioni su Internet sarebbe stato un favore fatto agli americani e un’opera pia di libertà. I giudici dovranno anche dire l’ultima parola sui presunti "aiutini" che il caporale potrebbe aver ricevuto da altri commilitoni, o peggio da ufficiali uniti dallo stesso ardore verso la filosofia "open access". Come pure andrebbe indagato il ruolo di attivisti web e giornalisti che facilitarono la transizione delle informazioni, personaggi come Adrian Lamo e Kevin Poulsen, in contatto diretto o indiretto con Manning, che si occuperanno poi di diffondere i "cablo" in Rete.