Il decreto istruzione diventa legge
07 Novembre 2013
di redazione
Il decreto scuola voluto dal ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza è diventato legge dopo il vaglio del Senato con 150 sì, 15 no e 61 astenuti per un provvedimento che il governo ritiene fondamentale, essendo la prima volta dopo tanti anni di austerità che l’istruzione riceverà investimenti e non tagli. In tre anni verranno immessi in ruolo 69mila docenti e 16mila Ata. Il piano terrà conto dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno e dei pensionamenti. Nella nuova legge sono previsti anche borse per il trasporto studentesco, fondi per il wireless in aula e il comodato d’uso di libri e strumenti digitali per la didattica, finanziamenti per potenziare l’orientamento in uscita dalla scuola secondaria e per la lotta alla dispersione, innovazioni nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro. Il ministro Carrozza si è detta soddisfatta: "Dopo anni di sacrifici, di tagli alla cieca, come ci ha ricordato anche il Presidente della Repubblica, questo decreto restituisce finalmente risorse e centralità al mondo dell’Istruzione. Sono orgogliosa del lavoro fatto, anche nel passaggio in Parlamento, dove sono arrivati miglioramenti e proposte sulle quali mi impegno a proseguire il confronto".