Def, 11 mld per rilancio infrastrutture. Risorse su ferro e Reti Ten
20 Settembre 2013
di redazione
Il ministro delle infrastrutture Lupi rilancia il piano trasporti, con 11 miliardi di euro previsti tra 2014 e 2016. L’allegato al Def, il Documento di economia e finanza (Def), si pone cinque obiettivi principali, per manutenzione e sviluppo delle reti stradali e ferroviarie, la Tav, il Mose, il completamento della Salerno-Reggio Calabria.
In particolare, tornano i finanziamenti sulla nostra rete ferroviaria (RFI), per la manutenzione della rete ordinaria e straordinaria su ferro, per l’asse strategico Torino-Lione (Corridoio Mediterraneo), nell’ottica delle linee guida tracciate dalla Ue per il completamento del "core network" europeo che puntano sui binari più che sulla gomma e le strade.
In totale, circa 2 mld di euro per la rete su ferro. Viene rafforzata anche l’intermodalità ferro/gomma, con stanziamenti per la Brescia-Verona, la Napoli-Bari (opera cruciale per unire trasversalmente i corridoi TEN-T, Scandinavo-Mediterraneo e Adriatico), sulla Bologna-Lecce e la Salerno-Reggio. In totale, oltre 5 mld di euro.
E ancora finanziamenti sulle strade, per il completamento della Salerno-Reggio, interventi su viadotti, ponti e gallerie, le reti autostradali, il contratto Anas. Infine, singoli investimenti a livello locale e per l’ammodernamento del parco rotabile su gomma.
Per il ministro Lupi, il risultato più importante è stato comunque quello di tenere le grandi opere fuori dal Patto di Stabilità. L’Italia dunque non dovrà contabilizzare i finanziamenti per i lavori legati al network trans-europeo rispetto ai parametri di Bruxelles.