M5S, visita a Shalabayeva. E gli Ablyazov trovano un alleato

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M5S, visita a Shalabayeva. E gli Ablyazov trovano un alleato

M5S, visita a Shalabayeva. E gli Ablyazov trovano un alleato

03 Agosto 2013

La visita dei cinque parlamentari di Movimento 5 Stelle in Kazakistan da Alma Shalabayeva riapre il lato italiano del caso Ablyazov. "Vorrei tornare a Roma, incontrare i miei figli e mio marito", dice la donna ai grillini ricordando il giorno della sua espulsione. "Gli italiani devono aiutarmi, lo apprezzerei molto", aggiunge la signora, che però continua a definire l’espulsione una "deportazione", a dire che gli agenti che irruppero a Casalpalocco sembravano "dei mafiosi", e che aveva paura "che volessero uccidermi". Non spiega il perché della sua clandestinità, né i grilli le chiedono come mai non avesse chiesto asilo in Italia prima del fermo, o girasse con un passaporto della repubblica centroafricana a nome Alma Ayan. Spiega di aver chiesto asilo quando ormai era al Cie, e che nessuno ha voluto ascoltarla. I grillini in missione hanno assicurato massima comprensione e disponibilità alla signora Shalabayeva, facendo sapere che "confidiamo nel massimo impegno del governo italiano, anche se noi siamo all’opposizione, e speriamo anche in un bel gesto del governo kazako. Noi ce la metteremo tutta, faremo quello che è possibile sia dal punto di vista politico sia come mobilitazione sociale". Hanno anche ricordato che è loro intenzione dare "un’altra immagine dell’Italia, quella che rispetta i diritti umani e che non si piega di fronte alla ragion di Stato". Non è chiaro se i grilli ci sono o ci fanno. E’ sempre più evidente, dopo l’arresto condotto dalle forze speciali francesi a Cannes di mister Ablyazov, l’oligarca kazako, che Shalabayeva sta cercando spazio e voce in Europa per dare manforte al marito. Tornare in Italia sarebbe una buona occasione per dividere quei Paesi, Italia,  Francia, Spagna, che negli ultimi giorni hanno fatto il vuoto intorno al "dissidente". 5 Stelle non sembra accorgersi di questa operazione mediatica e torna a farsi paladino dei diritti umani e degli immigrati (clandestini). Ci eravamo fermati allo ius soli "questione che non c’è" di Grillo o ai "Rom che sono una bomba a tempo". Dopo il caso Shalabayeva dunque tutto è cambiato.