Se il Pd fa “decadere” Berlusconi manda a casa il Governo

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Se il Pd fa “decadere” Berlusconi manda a casa il Governo

04 Agosto 2013

La decadenza di Silvio Berlusconi da parlamentare e la sua incandidabilità dopo la condanna della Cassazione sono la prova del nove per capire se il Pd vuol far cadere il Governo Letta. La Legge Severino, la "Liste pulite", approvata durante il Governo Monti, non può essere considerata retroattiva, secondo autorevoli esponenti del Pdl, come l’ex ministro Nitto Palma, i parlamentari Giovanardi e Compagna, ma anche secondo il costituzionalista Francesco Guzzetta.

Secondo l’ex ministro Nitto Palma, parlare di decadenza è "una provocazione", "la sinistra pensa che con i numeri in giunta in tre minuti può sbarazzarsi dell’avversario, ma dal punto di vista giuridico la questione è delicata e necessita di un approfondimento". Sulla stessa lunghezza d’onda il senatore Giovanardi, "la norma sulla decadenza dal Parlamento non è applicabile a Silvio Berlusconi, perché i reati per i quali è stato condannato sono stati commessi prima dell’entrata in vigore della legge", e il senatore Compagna, che attacca il segretario Pd Epifani, la cui opinione "abbatte principi costituzionali irrinunciabili sui quali il presidente della Repubblica non consentirà forzature e intimidazioni squadriste".

Infine il costituzionalista Guzzetta che spiega "l’incandidabilità e l’ineleggibilità sopravvenuta come conseguenza della condanna, prevista dalla legge Severino avrebbe una applicazione retroattiva, il che suscita notevoli dubbi sul piano della costituzionalità e di una possibile violazione della convenzione europea dei diritti dell’uomo". La palla passa quindi alla Giunta del Senato, dove il Pd è maggioranza con 8 membri, il Pdl minoranza con 6 membri, poi ci sono i 5 grillini, 1 esponente di Sc, un socialista, un leghista, un esponente di SeL e uno di Gal.

Secondo il presidente emerito della Consulta, Valerio Onida, la giunta però non può prendere decisioni politiche ma solo rispettare la legge e la legge è quella votata dal Governo Monti. Cosa deciderà di fare il Pd? I renziani scalpitano dicendo che il Cav. è già sceso in campagna elettorale. Epifani e ancora di più Bersani hanno gettato benzina sul fuoco subito dopo la condanna. Se la giunta votasse per la decadenza, il Pd porterebbe il Paese davvero a un passo dalla crisi di Governo. Se invece a prevalere fosse il principio della non retroattività probabilmente l’esecutivo potrebbe continuare sulla sua strada, anche in mancanza di una immediata riforma della giustizia.