Legge elettorale: stop in Commissione Affari Costituzionali sul doppio turno

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Legge elettorale: stop in Commissione Affari Costituzionali sul doppio turno

12 Novembre 2013

La giornata di oggi si chiude con un nulla di fatto in commissione Affari Costituzionali al Senato. Bocciato di misura, con 11 voti a favore (Pd, Sel e SC) sui 27 della Commissione (ai 10 contrari Pdl, Lega e Gal si sono aggiunte le 4 astensioni decisive, che valgono come no, del M5S e del gruppo Autonomie) l’ordine del giorno di Pd, Sel e Scelta Civica che puntava ad arrivare a un doppio turno di coalizione. La Commissione, su richiesta del Pd, ha chiesto di rinviare il voto sugli altri ordini del giorno di Lega e M5S e mercoledì prossimo si terrà l’ufficio di presidenza della Commissione. Il presidente dei senatori Pd, Luigi Zanda, ha dichiarato: "Pensiamo ci sia ancora spazio per discutere. Vogliamo portare la commissione e anche l’aula a decidere in tempi rapidi arrivando alla cancellazione del Porcellum, ma anche a una legge che dia governabilità e il potere ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti. Questo è garantito soprattutto dal doppio turno. Abbiamo chiesto pochi giorni per riprendere i rapporti con gli altri gruppi". Roberto Calderoli ha spiegato il punto di vista delle Lega Nord: "Il ritorno al Matterellum. E’ il sistema che ha più chance. E’ una legge che possiamo realizzare nel tempo che ci è stato dato per modificare la legge elettorale. Possiamo farlo entro Natale". La proposta leghista trova l’appoggio di Scelta Civica. "Superata la possibilità di un ordine del giorno che impegnasse i relatori, abbiamo detto che senza dubbio avremmo votato l’ordine del giorno di Calderoli sul Mattarellum", ha detto Benedetto della Vedona. Il Pdl ha già fatto sapere di non avere intenzione di presentare altri ordini del giorno.