Renzi sulle unioni civili, opportunismo o memoria corta
04 Gennaio 2014
Matteo Renzi propone di inserire nel patto di coalizione 2013 "un capitolo sui diritti civili” che regoli, tra le altre cose, le unioni civili tra persone dello stesso sesso, ma Nuovo Centrodestra interpreta la proposta del segretario Pd come una mossa strumentale proponendo invece una "moratoria" sui temi etici nella legislatura. Oggi a rispondere al segretario del Pd è il vicepremier Angelino Alfano che in una intervista al Tg2 spiega: "Non si può pensare alle unioni civili senza pensare prima alle famiglie".
"Nel 2007 Renzi sosteneva il Family day," ricorda l’on. Eugenia, "la manifestazione indetta dai movimenti e le associazioni cattoliche contro i DICO, cioè la proposta di legge del governo Prodi sulle unioni civili, e diceva: ‘C’è uno sguardo carico di ideologia sulla famiglia. Tutto ciò che viene detto dalla Chiesa viene visto come ingerenza. Quando non si coglie il fatto storico di un milione di persone in piazza per il Family day, si commette un errore gravissimo’". Una contraddizione con le affermazioni fatte oggi, per cui secondo Renzi non si tratterebbe di "unioni" bensì di "doveri civili". "Bisogna concludere," è il commento della Roccella, "che le convinzioni di Renzi sono molto fragili o che ci sia una forte dose di strumentalità e di opportunismo".
"Questo governo è nato su un’emergenza socio economica," conclude Roccella, "per dare risposte ai bisogni urgenti degli italiani di fronte alla crisi. E’ nato quindi con dei compiti precisi e un arco temporale limitato. Se Renzi vuole allargare gli scopi del governo significa che vuole un’alleanza strutturale e non contingente con l’attuale maggioranza, o al contrario che la vuole far saltare il prima possibile. Renzi ci faccia sapere quale delle ipotesi è quella giusta e noi ci regoleremo di conseguenza".
Secondo il capogruppo dei senatori di Ncd, Maurizio Sacconi, "quel che resta di questa legislatura dovrebbe essere un tempo impiegato per ricercare soluzioni quanto più condivise sui temi etici evitando così forzature ideologiche e consentendo, attraverso il reciproco ascolto, l’individuazione dei concreti problemi aperti cui dare pragmatiche risposte. Non vi è infatti persona di buon senso che non riconosca e rispetti le relazioni affettive omosessuali con la conseguente volontà di contrastare ogni discriminazione o violenza e di favorire la migliore regolazione reciproca di ogni aspetto della convivenza".
"Cosa ben diversa," prosegue Sacconi, "sarebbe però la pretesa tutta ideologica di introdurre un reato di opinione e di associazione omofobica e di dare rilievo alla coppia omosessuale anziché alla pienezza dei diritti di relazione di ogni persona verso un’altra. E’ infatti dimostrato da quanto accaduto in altri paesi che i diritti della coppia omosessuale – e non della persona verso l’altra – danno immediatamente luogo, anche attraverso semplici sentenze, all’estensione dei benefici pubblici come la pensione di reversibilità o le detrazioni fiscali (70 miliardi all’anno!) e alla pretesa dell’adozione".
"E qui verrebbe messo in discussione l’intero modello sociale," conclude il capogruppo di Ncd, "fondato sulla rilevanza pubblica della procreazione, ed il modello pedagogico che dà luogo al diritto del minore a crescere ed a formarsi sulla base della diversità genitoriale. Renzi forse non ha approfondito queste non sottili differenze ma c’è sempre tempo per farlo se non si va di fretta con i temi della natura umana. "
Questo governo è nato su un?emergenza socio economica, per dare risposte ai bisogni urgenti degli italiani di fronte alla crisi. E? nato quindi con dei compiti precisi e un arco temporale limitato. Se Renzi vuole allargare gli scopi del governo significa che vuole un?alleanza strutturale e non contingente con l ?attuale maggioranza, o al contrario che la vuole far saltare il prima possibile. Renzi ci faccia sapere quale delle ipotesi è quella giusta e noi ci regoleremo di conseguenza.