Moderati e determinati, il libro manifesto del nuovo Centrodestra
29 Marzo 2014
di redazione
Dal 9 gennaio scorso è disponibile in tutte le maggiori librerie ed in formato e-book, per la collana "i grilli" della Marsilio, il libro "Moderati. Per un nuovo umanesimo politico" firmato da Gaetano Quagliariello, Eugenia Roccella e Maurizio Sacconi. Presentato come "Il manifesto del nuovo Centrodestra", il libro è introdotto da una prefazione di Angelino Alfano che riconosce agli autori di avere tradotto "in un pensiero coerente le esperienze del centrodestra italiano degli ultimi vent’anni proiettandole nel futuro del Paese che amiamo".
Il volume si articola in una prima parte dedicata ai principi e alla visione nella quale si identificano le ragioni ultime della grande crisi che viviamo in una diffusa "perdita di senso" che ha messo in discussione i valori tradizionali dell’Occidente. Gli autori li ripropongono quale base per una necessaria visione geopolitica e geoeconomica entro la quale collocare la dimensione nazionale. Un nuovo umanesimo politico ispira le azioni descritte nella parte successiva per la difesa della tradizione e delle tradizioni, la riforma dello Stato, il rinnovamento della cultura di governo sulla base delle molte intuizioni incompiute della coalizione guidata per due decenni da Silvio Berlusconi.
Il manifesto insomma disegna l’identità del nuovo movimento promosso da Angelino Alfano, tracciandone la base etica, una nuova idea di Europa come confederazione di Stati sovrani, la possibile costruzione di un assetto multipolare del mondo, la affermazione in Italia di una democrazia governante e di una società che può ritrovare vitalità demografica ed economica. Quagliariello, Roccella, Sacconi contrappongono quindi alla demagogia populista e ai nuovismi superficiali un rigoroso progetto liberale, popolare e riformista affinché la fragile politica italiana non ceda il passo, come è già accaduto in passato, a illusorie soluzioni autoritarie. Li sostiene una visione positiva dell’uomo, la ragionata consapevolezza delle potenzialità tutt’ora presenti nella società italiana, la convinzione che una coalizione di "moderati determinati" possa essere ancora maggioritaria.
Il manifesto vuole essere lo strumento di un confronto diffuso che già nel libro viene aperto dai pareri di tre giovani militanti del centrodestra. Simone Bressan, Lorenzo Malagola e Margherita Movarelli "nati negli anni ottanta e formatisi dopo la caduta del muro di Berlino" lo commentano nella sezione conclusiva del libro e ad essi gli autori rispondono con alcune considerazioni finali. Chiunque ama l’impegno pubblico e ne cerca nuove motivazioni troverà quantomeno riflessioni originali e spunti per la rigenerazione della politica italiana.