Imu, il Tesoro fa tante ipotesi. Serve una scelta

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Imu, il Tesoro fa tante ipotesi. Serve una scelta

09 Agosto 2013

Il ministro dell’economia Saccomanni fa molte ipotesi sull’Imu ma per adesso la più probabile è che la tassa sulla prima casa non sarà abolita, almeno non del tutto. Saccomanni prova a spiegare il perché, parla di retroattività, di benefici ingiusti per chi ha redditi più alti, reintroduce l’ipotesi della Service Tax. Anche quest’ultima ipotesi però ha delle criticità: si pagherebbero insieme Imu e Tares, ma con effetti "critici" sulle famiglie con redditi più bassi, dunque urgono "correttivi".

La propositività di Saccomanni, che però non si traduce in una scelta immediata, rimette in allerta il Pdl. "Pacta sunt servanda", commenta il capogruppo Brunetta, "non è più il momento delle rassegne; non è più il momento delle ipotesi. E’ ormai il tempo delle proposte: chiare politicamente, responsabili finanziariamente e utili per l’economia del nostro Paese. Ci auguriamo che arrivino quanto prima". Anche Renato Schifani, capogruppo in Senato, chiede che sia Letta a "mantenere gli impegni presi", si tratta infatti di una decisione "politica".

Certamente è vero, come dice Saccomanni, che serve un riassetto fiscale complessivo dell’universo casa, ma stiamo comunque parlando, nel caso dell’Imu, di una delle bandiere del Pdl a cui il partito non può né deve rinunciare; si può discutere se provvedimenti come l’abolizione della tassa sulla casa siano davvero prioritari rispetto ad altri, e se ne discute anche in blog, siti e ambienti liberali che non sono distanti anni luce dal Pdl. Ma l’eliminazione della "tassa più odiata" del Governo Monti è uno punti programmatici del programma elettorale degli "azzurri" che ai loro elettori dovranno rendere conto.

Il Governo Letta non ha spremuto gli italiani con nuovi balzelli. Questo esecutivo ha rimandato e rinviato vecchie e nuove tasse, è vero, ma sempre cercando di conciliare le esigenze di bilancio, le coperture, con i problemi quotidiani dei cittadini. Bisogna continuare su questa strada, anche sull’Imu, magari con una pressione maggiore esercitata dall’ala più liberale all’interno dell’esecutivo. Una politica fiscale meno vessatoria non sarebbe solo un risultato per il PdL, ma per tutti gli italiani.