Imu, tensione in maggioranza tra Cav. e Monti. Sherpa al lavoro
11 Agosto 2013
di redazione
Imu della discordia. Dopo le dichiarazioni di Berlusconi, "l’Imu non si deve pagare", interviene l’ex premier Mario Monti. "Un’interruzione dell’opera del Governo Letta recherebbe danni gravi alla situazione economica e sociale del Paese," dice il professore, "oltre che seri rischi per l’Eurozona". Che prefigura scenari da "macerie" se ci fossero elezioni anticipate. Da cui uscirebbero sconfitti tutti, "compresi quelli ai quali si vorrebbe fra credere che si è arrivati alla rottura per tener fede alla promessa di liberarli dall’Imu". Anche il segretario del Pd, Epifani, ieri aveva detto che non c’è nessun accordo sulla abolizione dell’Imu con il Pdl. Le posizioni di Monti ed Epifani riecheggiano nella presa di posizione del viceministro per l’economia Fassina, "nessun ricatto", "Nessuno sia così irresponsabile da far precipitare il paese nel voto anticipato". Ma il capogruppo Brunetta continua a pungolare Letta, "Sono certo che il presidente Letta manterrà gli impegni". Berlusconi aveva detto che la abolizione dell’Imu "E’ un impegno che abbiamo preso nell’ultima campagna elettorale, lo stesso che è alla base del governo di larghe intese". "La battaglia sull’Imu è una battaglia di libertà," la tassa aveva provocato una contrazione nell’edilizia; togliere la tassa significa ridare fiato al comparto. Il premier Letta, dal canto suo, conferma che l’Imu verrà "superata" dalla "service tax" che accorpa Imu e Tares e che sulla tassazione della casa decideranno i sindaci. Avremo quindi il principio della non obbligatorietà della tassa sulla prima casa, demandando ai sindaci la decisione di applicarla. Come hanno fatto sapere parlamentari vicini al premier, "Si tratta di una vera e propria rivoluzione che soddisferà sia le richieste del Pdl di azzeramento, sia quelle del Pd di equità". Così mentre i leader litigano gli sherpa tessono reti e cercano di tenere in piedi il ponte.