Ablyazov, la Francia lo spedisce in Russia

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Ablyazov, la Francia lo spedisce in Russia

09 Gennaio 2014

di Ronin

E così la Corte di Appello di Aix en Provence, in Francia, dà via libera alla estradizione in Russia di Mukhtar Ablyazov, l’ex oligarca accusato di appropriazione indebita e malversazione finanziaria, e che è diventato bandiera dei "dissidenti" perseguitati da Nazarbayev e i Paesi vicini a Mosca. Per i giudici francesi, Ablyazov avrebbe potuto essere anche estradato in Ucraina. Le toghe francesi hanno privilegiato la Russia perché l’estradizione sarebbe legata a motivi "considerevolmente più gravi". 

La famiglia Ablyazov naturalmente non ci sta e annuncia ricorso in Cassazione, ricordando che le associazioni per i diritti umani nel mondo descrivono Ablyazov come un "rifugiato" da proteggere. Secondo i legali dell’oligarca, "è una decisione che fa vergogna alla giustizia" di Parigi. Se dovesse perdere anche la causa in Cassazione, dovrà essere il premier francese a firmare l’ordine di estradizione ma ad Ablyazov resta ancora la carta dell’appello al Consiglio di Stato.

Non è la prima condanna per il "dissidente". Nel 2012 le corti inglesi lo avevano condannato a 22 mesi per essere sfuggito all’ordine di restrizione in Gran Bretagna e nel marzo del 2013 semprei giudici inglesi lo hanno condannato per aver defraudato la Banca del Kazakistan imponendogli di restituire il maltolto. Ablyazov è fuggito dalla Gran Bretagna per poi essere arrestato con una operazione delle forze speciali in Costa Azzura, in Francia, lo scorso anno.

Nel mezzo, il passaggio in Italia, dove però l’oligarca è sfuggito all’arresto. Ricordiamo che l’espulsione di sua moglie, Alma Shalabayeva, e della figlia, ha provocato una tempesta politica in Italia, fino al passo indietro del nostro Governo che ha permesso alla moglie di Ablyazov di tornare nel nostro Paese. Allora, all’epoca della espulsione, si fece una enorme caciara sui metodi usati dalle nostre forze dell’ordine per espellere moglie e figlia; siamo certi che se ne riparlerà ancora.

Fatto sta che due grandi Paesi europei, come Gran Bretagna e Francia, sembrano aver messo una pietra sopra la storia dell’Ablyazov dissidente e perseguitato. Se per l’Italia si è detto che siamo stati succubi del Kazakistan, oggi della Francia si dirà che è schiava di Putin? Oppure il grande rigurgito solidale verso il dissidente nei Paesi europei è venuto meno?