Marò, no Onu alla mediazione. Con l’Italia ci sono Ue e Nato
13 Febbraio 2014
di redazione
Marò. Il ministro Emma Bonino dopo il colloquio con il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, dice di aver avuto "assicurazioni" di una "azione nei confronti delle autorità indiane" da parte degli onusiani. Eppure BKM aveva definito la vicenda ‘bilaterale’ fra Italia e India. Secondo Bonino però l’appoggio dato dalla Ue e dalla Nato all’Italia dimostra che "non si tratta più di un rapporto confinato a una disputa bilaterale. Sono in gioco i principi di fondo dello Stato di diritto" oltre che il rispetto delle convenzioni anti-pirateria e l’oltraggiosa accusa di terrorismo rivolta ai nostri militari. Ma Bonino confida nei nostri alleati, l’Italia può godere di una "massa critica di Stati, inclusi quattro membri del Consiglio permanente Onu, di cui due permanenti, che sollevano un problema giuridico fondamentale". "Affermare che in un caso come questo si tratta di una disputa tra Stati è una verita evidente e ovvia irrilevante," ha anche detto Bonino commentando le parole di Ban, "La reazione del segretario generale ha certo seguito meccanicamente la tradizione dell’approccio delle Nazioni Unite nei casi di controversie giudiziarie tra due stati membri, forse facendo prevalere in questa reazione una malintesa preoccupazione di equidistanza tra due membri importanti delle Nazioni Unite rispetto alla dovuta attenzione alle questione giuridiche e di principio sollevate dall’Italia".