Matteo Santo Subito
19 Febbraio 2014
di redazione
Renzi in the Sky. Con la telecamera sin sul treno, per far vedere alla gente in diretta – “la mia vera guardia del corpo” (copyright Il Corriere della Sera) – come sale in carrozza Renzi, come si siede nel posto assegnatogli, come sono fatti i piedi del controllore che lo fa accomodare… I cronisti osannanti del “Tutto Renzi minuto per minuto” hanno fatto impallidire la memoria di Emilio Fede e delle sue cronache dei comizi del Cavaliere. Pare che un Silvio Berlusconi infuriato abbia chiamato al telefono l’ex direttore del Tg4 apostrofandolo con un: “Impara dilettante!”
Matteo in Italy. “E per il Colle il sindaco sceglie un auto italiana”. Titolo patriottico del Corriere della Sera, che non manca però di far notare come Renzi sia un guidatore globale: Toyota, Mercedes, Smart (Cazzullo segnala anche un “Citroen azzurrina”). Ma per salire dall’uomo del Colle ha scelto un’italica Alfa Romeo. Una Giulietta prodotta da quell’“imbecille” che l’uomo Della Valle molto amico del sindaco vorrebbe cacciare dall’Italia con un referendum. Dai nemici mi guardi Iddio…
Rossella O’Profeta. “Un personaggio formidabile. Un magnifico incrocio tra Machiavelli e Pico della Mirandola. Uno spettacolo. Non ha idea di quanto sia competente (di calcio, ndr), mi creda, potrebbe fare l’allenatore”. Carlo Rossella – vergin di servo encomio – sceglie l’understatement, ma poi cede alla vanità e confessa: io l’avevo capito prima di tutti. “Venne da me quando ero direttore di Panorama. Quando è uscito ricordo di essermi detto: ma questo è un fenomeno!”. Si dice che leggendo l’intervista del presidente di Medusa Berlusconi abbia chiamato Dell’Utri rimproverandolo: “Tu mi hai paragonato solo a Erasmo da Rotterdam!”
Carinerie riformiste. Bisogna mettersi nei panni dei giornalisti: devono riempire pagine di carta, siti, ore di palinsesto con notizie di cui non possono avere nessuna certezza. Il totoministri, si sa, è come la schedina quando devi decidere per Arcisate-Stabio: 1 X 2. La tenti e vedi poi come va a finire. Butti un nome e vedi che effetto che fa. Ma il totoministri è anche l’occasione in cui interessati insufflatori dimostrano la loro stima per le personalità emergenti sulla scena politica. E’ il caso di Maria Elena Boschi, deputata Pd di area renziana, data per certa in tutti i totoministri come futura responsabile del dicastero delle riforme. Dice di lei un collega renziano: “Ma come si fa a farla ministro. È come se io diventassi campione di Masterchef . Certo, so fare le seppie ripiene, ma forse non basta per fare lo chef”. Dai nemici mi guardi Iddio…
Cappellacci inutili. Intenta a polemizzare con gli utili idioti, Forza Italia in Sardegna si è dimenticata di fare appello al voto utile. Chi ha preso cappello per il fallo di reazione di Angelino Alfano (“inutili idioti”) sconta il fatto di aver scelto il Cappellacci sbagliato per guidare il centrodestra isolano. E qui non si tratta di interpretazioni, ma di intelligenza dei numeri, che non è mai inutile. L’ex governatore Cappellacci in questi cinque anni in cui “ha governato bene” (Toti dixit) ha perso per strada 250mila voti e 22 punti in percentuale. Ma nella sola giornata di domenica, nel percorso dalla cabina elettorale all’urna, ha perso il quattro per cento degli elettori che hanno votato la coalizione che lo sosteneva, circa settemila persone che hanno votato per i suoi consiglieri non lo hanno scelto come presidente. Resta un dubbio: chi scientemente fa il voto disgiunto dimostra una qualche capacità intellettiva o è anch’egli tout court catalogabile come idiota?