Riforme. D’Alì (Ncd): “Avviare tavolo per definire aree metropolitane”

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Riforme. D’Alì (Ncd): “Avviare tavolo per definire aree metropolitane”

24 Gennaio 2014

"Occorre una seria pausa di riflessione sul disegno di legge di riordino delle autonomie territoriali. È noto ormai a tutti i cittadini ed alle forze politiche che il grande spreco di denaro pubblico e la crescita esponenziale del debito dello Stato affondano le loro radici nel sistema regionale e comunale, non solo provinciale, e nella sua eccessiva frantumazione". Lo ha dichiarato il senatore Antonio D’Alì, capogruppo in Commissione Bilancio del Nuovo Centrodestra.

"Oggi che pare si parli concretamente di riforme per ridurre la spesa dobbiamo, piuttosto che fare interventi parziali o di semplice rivisitazione di un’architettura istituzionale ormai superata, varare un grande riordino delle Regioni, non più di sei rispetto alle venti attuali. Bisogna individuare poche e grandi aree metropolitane, non più di tre: Roma, Napoli e Milano. Si deve poi assolutamente ridurre il numero dei Comuni che sono ancora oltre 8000".

"Una vera revisione del Titolo V," prosegue D’Alì, "potrà provvedere quindi a definire una moderna e snella struttura delle autonomie territoriali, evitare con il crisma della costituzionalità l’impugnabilità dell’abolizione delle Province fatta con legge ordinaria, ed una semplificazione del quadro del governo territoriale mirata a più che dimezzare spesa e sprechi collegati ad un sistema ormai datato e contrario agli interessi dei cittadini italiani".

"Chiederemo pertanto che si attivi un tavolo della discussione sulla riforma del Titolo V che, oltre ed ancor prima di definire nuovamente il riparto delle competenze tra Stato, Regioni, Aree metropolitane e Comuni," conclude il senatore di Ncd, "ne definisca un nuovo assetto territoriale e numerico in grado di affrontare veramente la grande sfida della diminuzione della spesa pubblica per uno sviluppo economico e sociale omogeneo di tutte le porzioni della nostra Nazione".