Governo. Quagliariello (Ncd): Pd su Gentile stia ai fatti e non assecondi manovre

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Governo. Quagliariello (Ncd): Pd su Gentile stia ai fatti e non assecondi manovre

02 Marzo 2014

"La polemica che si sta sviluppando intorno al presunto ‘caso Gentile’ denota superficialità e inconsapevolezza della corsa a precipizio che di questo passo si sta compiendo verso la barbarie e l’asservimento della politica a operazioni di altra natura". Lo dichiara Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale del Nuovo Centrodestra. "Invito i colleghi del Pd – prosegue – a stare ai fatti. Al sottosegretario Gentile, senza che vi sia notizia di alcun suo coinvolgimento o interessamento, viene addebitata la mancata uscita in edicola di un quotidiano calabrese per impedire la divulgazione di una notizia riguardante suo figlio peraltro gia’ riportata da altri organi di stampa locale".

"Vengono imputate a Gentile presunte pressioni sulla scorta di telefonate non riconducibili a lui e svoltesi invece tra terze persone in un contesto segnato da conflittualita’, pendenze e situazioni molto pesanti dal punto di vista giudiziario. Questo e’ il quadro, a fronte del quale il senatore Gentile ha presentato ampia querela contestando radicalmente la ricostruzione dei fatti, ha inviato tutta la documentazione al presidente Grasso e si e’ detto disponibile a ogni tipo di chiarimento in ogni sede. In un Paese normale – afferma ancora Quagliariello -, esponenti di partito che sanno cosa sia la lotta politica e a quale livello possano spingersi le manovre e le provocazioni, ci penserebbero su non una ma cento volte e come minimo approfondirebbero gli elementi di fatto prima di intraprendere una crociata come quella a cui sembrano appassionarsi alcuni colleghi del Pd".

"In caso contrario, non solo si creerebbe un pericoloso precedente, ma nel momento nel quale (a mio avviso giustamente) si difende in nome del garantismo la presenza al governo di persone oggetto di indagini, si darebbe prova di un autentico strabismo non rispettoso neanche del lavoro della magistratura che peraltro, al momento, vede il senatore Gentile come querelante. Vorrei che a nessuno sfuggisse il pericolo che si corre avallando a occhi chiusi, e senza alcun approfondimento dei fatti, attacchi mediatici di questo tipo. Attenzione: rischiamo di compiere un ulteriore passo verso l’imbarbarimento della lotta politica, che d’ora in poi sarebbe esposta alla merce’ di chiunque avesse la potenza di orchestrare mediaticamente un ‘caso’, a prescindere dal suo ancoraggio alla realta’. Questo e’ l’invito che rivolgiamo al Pd. Lo facciamo sul caso Gentile – conclude il coordinatore Ncd – come lo avremmo fatto per chiunque altro, di qualsiasi parte, si fosse trovato in una situazione del genere".