Caro Damilano #abbassalavoce
05 Marzo 2014
di Ronin
Marco Damilano è un giornalista avveduto e sornione ma l’altra sera, a Otto e Mezzo, seduto accanto al ministro dell’Interno Alfano, si è innervosito un po’ troppo. Sarà che il cronista politico ha dovuto preventivamente riconoscere il ruolo strategico svolto da Ncd nella partita in corso sulla legge elettorale, fatto sta che da un certo momento in poi l’intervista è diventata un continuo sgambetto: le preferenze, le dimissioni del sottosegretario Gentile, i patti segreti e un complessivo pessimismo della volontà che Alfano ha rintuzzato colpo per colpo, riassumendolo nella parola chiave "nichilismo". La mancanza di fiducia verso il futuro e il voler credere a tutti i costi che il nostro Paese e le sue forze politiche non possono né vogliono cambiare. Alfano – calma e gesso – ha replicato alle critiche con un ottimismo delle idee e del fare che sembra la cifra più innovativa portata da Ncd nel centrodestra italiano. Forse assisteremo al secondo tempo dell’intervista, in campo amico, a Gazebo, dove Damilano è ospite fisso e potrebbe commentare senza contraddittorio le parole del leader di Ncd. Ma l’importante è non dimenticarsi com’è andata: Damilano che sembra perdere le staffe e Alfano che insacca il rigore: #abbassalavoce