Crocetta lancia l’allarme, in Sicilia 26 mila posti di lavoro a rischio
27 Gennaio 2014
di redazione
26 mila persone a rischio licenziamenti, "un disastro senza precedenti", secondo il Governatore della Sicilia Rosario Crocetta. Il blocco della spesa in Regione, circa mezzo miliardo di euro, voluto dal commissario dello Stato, potrebbe avere costi e conseguenze sociali gravissime per l’isola italiana. Crocetta annuncia di aver creato una task-force per l’emergenza, che si stanno facendo i conti, ma un numero elevato di lavoratori tra enti, consorzi e teatri pubblici rischiano di restare a spasso. "Non è possibile far pagare a questo governo che ha risanato i conti ripianando l’anno scorso un miliardo di disavanzo causato da altri i disastri provocati in passato da scelte scellerate compiute dalle giunte precedenti", sostiene Crocetta, ma nell’arcipelago di forestali part-time, dipendenti di enti e dell’acquedotti, operai delle aree industriali gestite dagli istituti regionali piuttosto che dei consorzi di bonifica, tra ilavoratori del comparto musicale o sportivo, ora c’è davvero la paura di perdere il posto. Crocetta assicura che a breve sarà pubblicato il bilancio della regione e che si procederà al pagamento degli stipendi, ma i timori non si dilegueano.