Secondo Maurizio Sacconi, capogruppo al Senato del Nuovo centrodestra: "Il provvedimento sul voto di scambio politico-mafioso era stato approvato con voto unanime dalla Camera dei deputati. A quel testo ci siamo attenuti confermando quell’avverbio ‘consapevolmente’ che, riferito a chi stringe il patto scellerato, è stato poi cancellato dall’accordo tra Pd e 5 Stelle al Senato. Non si tratta di cose di poco conto perché di fronte ai molti ‘insospettabili’ che si rivelano poi essere in relazione con la criminalità organizzata, la responsabilità della collaborazione elettorale non può non presupporre la piena conoscenza della qualità mafiosa dell’interlocutore. Si tratta ancora una volta di contrastare il fenomeno criminoso isolandolo e rispettando la buona fede di soggetti incolpevoli. La criminalità organizzata si è sempre alimentata delle divisioni interne alla politica e delle propensioni ad usarla strumentalmente per colpire l’avversario attraverso accuse sommarie che si rivelano poi false".