Berlusconi, “il libro su Craxi finirò di leggerlo in galera”
15 Dicembre 2013
di redazione
"L’Italia non è una democrazia", lo ha detto Silvio Berlusconi, alla presentazione del libro “Bettino Craxi, dunque colpevole” di Nicolò Amato. “Ho letto solo le prime 30 pagine," dice il Cav., "mi riservo di leggere il libro quando sarò in galera e avrò molto tempo a disposizione…”. Fa ironia, il Cavaliere, “C’è un ordine dello Stato composto da funzionari, a cui è stato conferito il potere di togliere la libertà e il patrimonio che si è trasformato in contropotere dello Stato. È diventato un potere che ha sovrastato gli altri, a partire dal Parlamento". Su Craxi, Berlusconi dice che “era un uomo giusto, buono, sincero, generoso, fin troppo”, ricordando la “grande nobiltà di comportamento ai tempi dell’esilio". “Anch’io ho provato quella indignazione e quel dolore quando, il primo agosto mi hanno condannato con sentenza ingiusta. Tant’è, che per il dolore e l’indignazione non riuscivo più a dormire. Non riuscivo più a vedere la gente e me ne sono stato chiuso a casa. Ho perso il sonno per più di un mese”. Secondo il Cav. “l’Italia non ha imparato a votare, quindi, c’è una situazione di un Paese non governato e non governabile”. A livello politico, spiega, “L’accordo difficilmente potrà essere tra Forza Italia e Pd, sarà un accordo tra Pd e M5S, ovvero giustizialismo che si somma all’ipergiustizialismo”.