Jobs Act, Governo ragiona sulle coperture
11 Marzo 2014
di redazione
Taglio del cuneo fiscale, riduzione dell’Irpef sulle famiglie con redditi medio-bassi, Jobs Act: il consiglio dei ministri di domani si prepara a varare le iniziative del Governo per rilanciare la crescita economica. Secondo indiscrezioni, il Jobs Act potrebbe essere accompagnato da una riforma degli ammortizzatori sociali che rimetterebbe in discussione la cassa integrazione in deroga, sostituita, si dice, da un sussidio di disoccupazione universale. Avranno diritto al sussidio chi ha lavorato almeno per tre mesi (in busta paga il 50% dei mesi lavorati negli ultimi 4 anni) in due anni (sei mesi per gli atipici). Il sussidio potrebbe valere fino a 1.100-1.200 euro al mese, per poi ridursi progressivamente. Ai lavoratori in difficoltà, esaurita la disoccupazione, potrebbero arrivare altre forme di sostegno. Sul fronte della contrattualistica, circola l’ipotesi di un contratto unico a tempo indeterminato (anche determinato per gli stagionali), cercando di andare oltre i vincoli della legge Fornero. Infine si parla di una agenzia che si concentrerebbe con altri fondi da reperire sugli Under 25. Insomma: sussidi, assegni, contratto unico, indeterminato, fondi, eccetera. Al di là della discussione sul merito e sull’idea generale che sostiene il Jobs Act, resta da capire dove si troveranno le coperture.