La riforma del Senato secondo Ncd
06 Febbraio 2014
Matteo Renzi ha proposto oggi in direzione Pd la sua idea di riforma del bicameralismo, con il Senato sostituito da una Camera delle Autonomie composta da 150 membri. Ricordiamo elencando 5 punti il ddl depositato da Nuovo Centrodestra al Senato, primo firmatario il senatore Maurizio Sacconi, presidente dei senatori Ncd. Il disegno di Legge del Nuovo Centrodestra prevede:
1) Che il Parlamento sia composto da una Assemblea Nazionale, camera politica che dà la fiducia al governo e approva in via definitiva le leggi dello Stato, e da un Senato delle Regioni, rappresentativo delle comunità territoriali, che partecipa al procedimento legislativo ed esercita funzioni di raccordo con le autonomie territoriali, di verifica dell’attuazione delle leggi statali e regionali e di valutazione delle politiche pubbliche. Il numero dei parlamentari viene drasticamente ridotto (da 630 a 420 i deputati, da 315 a 210 i senatori) e viene parificata l’età dell’elettorato attivo e passivo fra le due Camere, fissata rispettivamente in 18 e 21 anni.
2) Che per ogni senatore venga eletto un consigliere regionale in meno e che i senatori non percepiscano alcuna indennità, salvo che la Regione di appartenenza stabilisca diversamente e provveda a farsene carico.
3) Che l’elezione dei senatori avvenga contestualmente all’elezione dei consigli regionali e, per assicurare una effettiva riduzione dei costi della politica, il ddl prevede che il numero dei consiglieri regionali venga ridotto in misura pari al numero dei senatori spettanti a ciascuna Regione.
4) Che del Senato facciano parte di diritto i presidenti delle Regioni.
5) Per garantire una maggiore coerenza fra legislazione nazionale e legislazione regionale e ridurre i conflitti fra Stato e Regioni che rappresenta uno dei principali problemi per i cittadini e le imprese, si prevede infine che il Senato eserciti una funzione di filtro sulla proposizione dei ricorsi alla Corte costituzionale delle Regioni contro le leggi dello Stato per lesione delle competenze legislative regionali".
"Confronteremo la nostra proposta con quella del Partito democratico e con quelle eventuali di altri gruppi", afferma in proposito il senatore Maurizio Sacconi.