Quagliariello incalza Renzi: “Ncd un passo avanti nelle riforme”

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Quagliariello incalza Renzi: “Ncd un passo avanti nelle riforme”

Quagliariello incalza Renzi: “Ncd un passo avanti nelle riforme”

12 Aprile 2014

E’ un intervento tutto all’attacco quello del coordinatore nazionale di Ncd, Gaetano Quagliariello, alla Costituente del partito sabato pomeriggio. Un discorso che parte dal contesto storico che stiamo vivendo, dal cambiamento imposto a livello internazionale dalla Grande Crisi, nella società, nei nostri stessi rapporti personali: "una crisi durata più di una Guerra del Novecento". E se il secolo breve si era costruito tutto sull’antagonismo tra imprenditori e lavoro, oggi "la crisi ha fatto strame della immagine dell’imprenditore come sfruttatore sociale", chi fa impresa ha sacrificato tutto, anche se stesso, per andare avanti.

Ecco allora il "dovere" di Ncd: "recuperare una visione, perché le categorie di fondo della politica non cambiano". A meno di non voler interpretare la politica "come una propria vicenda eroica personale" e i partiti come una "casa discografica che lancia personaggi, gli fa fare un giro di notorietà e poi li toglie dal mercato". Ncd ha dei principi saldi, che resistono nel tempo, fondati sulla roccia: la centralità della persona, la persona prima del partito, della società, dello Stato; la famiglia come comunità naturale, prima cellula della economia sociale di mercato e motore della sussidiarietà. Valori, principi, insomma, che "non meritano di seguire il declino di una proposta politica invecchiata che non ha voluto lasciare il testimone alla generazione successiva".

Poi la sfida a Renzi: Ncd è un passo avanti, nella riforma delle istituzioni, nella riforma del mercato del lavoro e del welfare. "Renzi sappia che con un forte Nuovo Centrodestra non avrà bisogno di prendersi caffé al Nazareno, perché le riforme si faranno insieme nelle istituzioni". Quagliariello dice no al Senato dei nominati, perché la nuova Camera delle Autonomie "non deve essere egemonizzata dai sindaci del Pd, da chi dice di voler fare una battaglia sui costi della politica e poi non spiega il costo dei conti delle partecipate in mano ai comuni rossi". Ecco i costi della politica da eliminare.

Ncd serve per dare forza alle riforme ma anche per dare agli italiani una idea di società. "Una battaglia laica per la famiglia", spiega Quagliariello rivolgendosi a Fabrizio Cicchitto, "se in questo Paese non è scoppiata una guerra generazionale è stato solo grazie alla famiglia, un ammortizzatore naturale, in cui giovani e vecchi si sono ritrovati nella solidarietà". Cita Giovanni Paolo II, per dire che la famiglia italiana è un "eccezione positiva" e invece ci tocca assistere al rischio di trasformarla in una "eccezione negativa" che dà deduzioni ai nuclei familiari inferiori a quelle dei Paesi nordici.

Il coordinatore del partito loda l’azione dei ministri di Ncd nel Governo Renzi e chiede loro di difendere chi "investe sulla educazione dei figli", perché chi investe sui figli investe sul futuro della Italia e "ha bisogno di essere rispettato". "Noi difendiamo gli interessi del ceto medio nei fatti" e bisogna impedire che "qualcun altro se ne impossessi, che noi si passi quasi come l’ufficio studi del Governo". C’era da scegliere tra Marco Biagi e la riforma Fornero ed è stato "grazie a noi che si è scelto per Biagi, che aveva ragione, come dicono tutte le statitiche".

L’Europa è il prossimo appuntamento elettorale: "A volte bisogna avere anche la forza di andare contro i sondaggi e dire la verità: se oggi uscissimo dall’euro i risparmiatori italiani sarebbero impoveriti". Uscire dalla moneta unica può essere una tentazione elettoralistica per molti ma non può essere "la parola d’ordine di chi vuole governare l’italia". C’è un rischio, che i principi del centrodestra possano "affogare in un nuovo bipolarismo: da una parte il socialismo europeo e dall’altro la demagogia e la protesta di Grillo. Ma le nostre idee hanno diritto a una nuova stagione e gli daremo gambe, corpo e coraggio". Perché Ncd è interprete di principi che "esistevano ieri, esistono oggi  continueranno a farlo domani".