Il Jobs Act di Renzi in pillole: meno vincoli al Lavoro
18 Marzo 2014
di redazione
Come si può riassumere il Jobs Act, la riforma del lavoro lanciata dal premier Renzi e illustrata dal ministro Poletti? Si alza la soglia per i contratti a tempo determinato senza causale (non più del 20 per cento degli assunti); sempre i contratti a tempo determinato potranno essere rinnovati fino a 8 volte in tre anni (stessa attività lavorativa); l’apprendistato avrà regole meno stringenti, per esempio salta l’obbligo di confermare gli apprendisti alla fine del processo formativo e i lavoratori avranno una busta paga del 35 per cento rispetto al livello contrattuale di inquadramento; sparisce il Durc, il modello che attesta la regolarità contributiva delle aziende, sostituito da un modulo da compilare su Internet. CGIL e FIOM hanno criticato in molti aspetti la riforma.