Quando c’era Berlinguer secondo Veltroni, “un uomo timido e onesto”
20 Marzo 2014
di redazione
C’è grande attesa a sinistra per il film che Walter Veltroni, come regista, ha dedicato a Enrico Berlinguer, uno dei maggiori leader nella storia del comunismo italiano. Un documentario, al cinema dal 27 marzo, su Sky Cinema a Giugno, che rievoca i luoghi della formazione e della esperienza politica di Berlinguer, dalla Sardegna a Roma, dalla militanza alla opposizione con un italiano su tre che votava per la sinistra. "Berlinguer era un uomo timido, riservato, competente, onesto, coraggioso" dice Veltroni. "Divenne segretario di un Partito, pur glorioso, che non aveva mai superato il 25% e lo portò, in quattro anni, ad essere votato da un italiano su tre. Impresse accelerazioni vertiginose alla sua comunità, fino a immaginare una collaborazione di governo con l’avversario di sempre: la Dc. Mutò radicalmente la posizione del Pci nei confronti dell’Urss, dei blocchi militari, dell’Europa". "Ho voluto raccontare soprattutto i dieci anni che separano la magica notte del maggio 74 in cui prevalsero i No nel referendum sul divorzio e quella sera in cui Berlinguer combatté con la morte sul palco del suo ultimo comizio. Due Italie diverse, separate dal rapimento e dalla uccisione di Moro".