Se Battiato finisce come Grillo

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Se Battiato finisce come Grillo

29 Marzo 2014

Sugli F35 il cantautore Franco Battiato mente, come Beppe Grillo. "Obama viene qui e ci dice di spendere soldi per acquistare gli F35," dice Battiato facendo eco al blog di Beppe Caciara, ma fallo con i tuoi soldi, cosa vieni a chiedere qui. Queste sono cose che non dovrebbero essere accettate: da chi ci difendiamo? Sono barzellette", le parole del musicista riportate dal Corsera.

Ma ascoltiamo il discorso che il presidente americano Barack Obama ha tenuto nella conferenza stampa congiunta con Matteo Renzi il 27 marzo scorso. Di tutto si parla tranne che di F35. A parte il fatto che la visita in Italia è stata ricordata dal sito della Casa Bianca più che altro per l’incontro con Papa Francesco, nei passaggi del discorso in cui Obama parla di sicurezza internazionale e relazioni transatlantiche non c’è un solo accenno al programma di sviluppo dei cacciabombardieri che il governo italiano ha in ogni caso ridotto da tempo.

Obama si concentra sulla Ucraina, dice che gli Usa daranno "molti milioni di dollari di assistenza" al popolo ucraino e che la Russia se non vuole restare isolata deve rientrare nel consesso delle democrazie (sul punto Battiato è d’accordo con Grillo anche nel difendere il referendum farsa in Crimea?), plaude al ruolo giocato dall’Italia nelle missioni NATO, dal Kosovo in Afghanistan passando per il Libano ("un servizio di prim’ordine"), si concentra sulla Libia, dicendo che Roma ha svolto e svolge una funzione fondamentale in Nord Africa, nel "riportare l’ordine e assistere" il popolo libico.

Infine il presidente americano parla di giovani, crescita, lavoro e chiude sul prossimo Expo di Milano. E’ tempo perso spiegare a Battiato cosa ci siamo andati a fare a Kabul (per inciso, a breve in Afghanistan si vota, libere elezioni presidenziali dopo gli emirati talebani) oppure perché Obama ha messo tanta attenzione sulla Libia. Il presidente americano in realtà ha parlato un po’ di tutto. Ma non di F35, o perlomeno non ufficialmente.