Renzi in Emilia, “Daspo per i politici corrotti”
18 Maggio 2014
di redazione
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi promette il Daspo per i politici. "Fanno il daspo ai tifosi, va fatto il daspo ai politici che prendono le tangenti: mai più", dice il premier da Forlì, dove ha trascorso un altro giorno di campagna elettorale. "Non lasceremo l’Expo in mano a chi prende tangenti", assicura il premier. E’ un messaggio ed una risposta innanzitutto al capo dell’anticorruzione, Raffaele Cantone, a cui Renzi aveva chiesto di seguire i lavori di Expo dopo le inchieste sulle tangenti e la malapolitica. Cantone ha chiesto strumenti forti e concreti per lavorare, dicendo che non farà inutili trasferte a Milano. Renzi pare rassicurarlo: i poteri che chiede li avrà. La giornata del premier è stata scandita dalla visita a Technogym con tanto di allenamento e ginnastica, foto con i giornalisti e conversazioni con il presidente della azienda. Poi bacchettate a Grillo e a Berlusconi che si rinfacciano la marcia su Roma, perché "ci sono pagine del passato che non vanno citate nemmeno per scherzo". Infine una romanzina direttamente a Grillo, ribattezzato per l’occasione "Beppegufo", "non si fischia l’inno nazionale perché noi vogliamo bene all’Italia, siamo italiani prima che democratici e noi l’inno lo portiamo nelle scuole". Insomma: la speranza contro la rabbia. Lo schema è consolidato: "Se ce la fa il Governo, ce la fa l’Italia e se ce la fa l’Italia torna la speranza. Scommettere sulla sconfitta dell’Italia non è una cosa da italiani, salveremo questo paese dai gufi, dai disfattisti".