Renzi sfida Beppegufo, “vinceremo contro i disfattisti”
17 Maggio 2014
di redazione
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, redarguisce Beppe Grillo, anzi, "Beppegufo" definendo i ruoli a una settimana dal voto: non si fischia l’inno, non si tirano in ballo Hitler e la marcia su Roma come se niente fosse, non si può sostenere che il populismo ha salvato l’Italia. "Non si fischia l’inno nazionale perché noi vogliamo bene all’Italia," dice Renzi, "siamo italiani prima che democratici e noi l’inno lo portiamo nelle scuole". Da una parte la responsabilità, chi ha scelto di governare e provare a cambiare il Paese, dall’altro lo sfascio, chi gufa sul fallimento della classe politica ma non ha fatto nulla per migliorare le cose. La speranza contro la rabbia: "Se ce la fa il Governo, ce la fa l’Italia e se ce la fa l’Italia torna la speranza" dice Renzi. "Scommettere sulla sconfitta dell’Italia non è una cosa da italiani, salveremo questo paese dai gufi, dai disfattisti".