Droga, prostituzione e contrabbando nel Pil. Ecco le direttive Eurostat
22 Maggio 2014
di redazione
Nel 2014 secondo la Ue i Paesi europei, Italia compresa, dovranno inserire nel Pil i dati sulle stime delle attività illegali. Eurostat ha già diffuso le sue linee guida relative al traffico di sostanze stupefacenti, alla prostituzione, al contrabbando di sigarette o alcool. Obiettivo della Ue è di monitorare tutte le attività che producono reddito, indipendentemente dal loro status giuridico. Un dato non facile da fornire, proprio perché attività del genere sfuggono a rilevazioni precise. In Italia, Istat ha già inserito tra i dati che compongono il Pil beni e servizi legati all’area del sommerso.