Don Ciotti: “Contro la mafia fatto di coscienza, non carta d’identità”
24 Maggio 2014
di redazione
Don Ciotti, fondatore di Libera, era tra i giovani che ieri sono sbarcati a Palermo dalla Nave della Legalità, per ricordare la stragi di mafia, l’omicidio di Falcone e Borsellino. "Bisogna smettere di parlare di antimafia perché a parole tutti sono contro la mafia ma essere contro la mafia dovrebbe essere un fatto di coscienza non una carta d’identità", ha detto Don Ciotti, chiedendo uno sforzo di tutti nel contrasto alla mafia. "Bisogna parlare di responsabilità, di persone che non si commuovono solo ma che si muovono di più insieme". Don Ciotti ha anche ricordato gli agenti delle scorte dei giudici uccisi, "tutti gli agenti che hanno perso la vita per la democrazia e la libertà del nostro paese. Non sono gli agenti della scorta, hanno nomi e cognomi e il prossimo anno deve esserci anche la loro immagine".