Grillo sacrifica Expo sull’altare dell’antipolitica
13 Maggio 2014
di Pino Scanzi
Ci provino pure i grillici ad alzare il tiro contro il ministro Lupi sulla vicenda Expo. Hanno già chiesto che il ministro riferisca alla Camera e minacciano la mozione di sfiducia, stessa tecnica utilizzata a più riprese, e inutilmente, con Alfano. Il voto si avvicina e gli urlatori della politica italiana faranno un casino indescrivibile nella speranza di incassare alle urne, ma purtroppo per loro Lupi e’ persona abituata a pensare ai fatti, non agli slogan. Ai fondi da sbloccare, alla organizzazione dell’evento, ai mille aspetti e problemi pratici che governo, enti locali e istituzioni stanno affrontando e risolvendo uno per volta. Anche rispetto alla scandalo scoppiato nei giorni scorsi, per Lupi, come per il premier Renzi, la risposta e’ massima trasparenza: la magistratura, come si dice, farà il suo corso, ma non provate a metterci i bastoni tra le ruote, perché i lavori nei cantieri devono andare avanti e bisogna far arrivare in Italia 20 milioni di persone. Una cosa sono le inchieste, altro la riuscita della Esposizione Universale, lo ha detto il procuratore capo di Milano Bruti Liberati. Fatti, non slogan. Questa settimana Ncd rimetterà al primo posto la sua battaglia per allargare il prima possibile vantaggi e detrazioni fiscali per partite IVA, lavoro autonomo, artigiani e liberi professionisti: tutta gente che da mega eventi come Expo può solo guadagnarci in progetti, commesse, esperienze di lavoro. Non sarà la propaganda pentastellata a fermare Lupi, non basterà l’antiglobalismo di Grillo a inceppare un progetto così grande e ambizioso. Faremo pulizia ma soprattutto dovrà essere un successo.