Se la droga leggera (ri)diventa pesante

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Se la droga leggera (ri)diventa pesante

15 Maggio 2014

Il Dl droghe passa in Senato con il voto di fiducia (155 favorevoli, 105 contrari). "Un provvedimento di emergenza per coprire un vuoto normativo" dice il relatore di Ncd, Carlo Giovanardi, "con calma, tranquillità e riflessione il Parlamento dovrà però ritornare sul tema in futuro". 

Per il Pd il passo avanti è passare da una logica punitiva a una di cura e prevenzione, per Lega e Forza Italia il problema sembra ridursi unicamente al nuovo voto di fiducia chiesto dal ministro Boschi, infine ci sono gli antiproibizionisti, che aumentano.

Sel invita a guardare alle sperimentazioni fatte in altri Paesi, mentre i grillici si mostrano favorevoli all’uso della droga per scopi terapeutici e si propongono come i paladini del "principio libertario". Ma attenti, sulla droga occorre pragmaticità perché è un mercato (nero) in continua evoluzione.

Si prenda uno degli emendamenti presentati da Ncd: distinguere la cannabis, che nella nuova impostazione torna ad essere una droga leggera, dalle sostanze "chimiche", trattate, che contengono lo stesso principio attivo ma hanno effetti molto più forti. La cannabis sintetica è rimasta nelle tabelle delle droghe pesanti. E’ un bene che sia così. Perché? 

Negli ultimi anni gli spacciatori hanno inondato di roba pesantissima le strade, con certi spinelli si rischia di avere allucinazioni stile LSD. Droga leggera? Ma per favore… Nei Paesi "avanzati" di cui sopra, si vendono prodotti apparentemente innocui e simili alla cannabis che hanno effetti devastanti.

Visto che si parla tanto di trasparenza, i consumatori e soprattutto i giovani dovrebbero essere messi nella condizione di capire cosa stanno rischiando assumendo certe sostanze. Non si tratta di essere più o meno libertari ma semplicemente di avere cura di sé.