L’Irpef va riformata ed Ncd ha già cominciato a farlo
04 Giugno 2014
Dl Irpef. L’allargamento del bonus fiscale alle famiglie monoreddito con 2 o più figli a carico, misura proposta dal Nuovo Centodestra, viene inserito nel decreto ma rinviato alla Legge di Stabilità, che dovrà rendere strutturale la misura degli 80 euro mensili. La decisione e’ stata formalizzata in Commissione Bilancio e Finanza del Senato. "Tra un intervento non soddisfacente a causa delle scarse risorse reperibili in questo provvedimento e una misura maggiormente organica e incisiva, abbiamo preferito la seconda opzione", spiega la vicepresidente dei Senatori di Ncd, Federica Chiavaroli, convinta che Ncd baserà il suo stare al governo e in maggioranza proprio sul "sostegno alla famiglia e alla natalità". In ogni caso l’impegno del governo e della maggioranza sul fronte della riduzione fiscale si "consolida", spiega il capogruppo di Ncd in commissione, Antonio D’Ali’. "Questo provvedimento è l’inizio di un percorso di riduzione fiscale sul lavoro, tanto dipendente quanto autonomo, e di riduzione vera della spesa pubblica, percorso che troverà nella delega fiscale e nella legge di stabilità 2015, nelle riforme costituzionali che sono gli altri pilastri di cambiamento del Paese". Secondo il presidente dei senatori di Ncd, Maurizio Sacconi, una impostazione che prevede meno tasse e’ segno di una affermazione della cultura liberale: "La riduzione della pressione fiscale sul lavoro corrisponde alla cultura politica liberal popolare che muove dal presupposto secondo cui solo una società con meno vincoli e meno tasse può crescere", riflette Sacconi, "Il decreto Irpef apre la strada a un percorso strutturale di riduzione della spesa pubblica come del prelievo fiscale nel quale il Nuovo Centrodestra ha inserito il doveroso privilegio per la famiglia numerosa e il progressivo ridimensionamento dell’Irap in quanto imposizione iniqua. Legge di stabilità e decreti delegati della riforma fiscale sono ora gli strumenti che in tempi brevi dovranno essere prodotti dal governo per dare attuazione agli impegni concordati". L’Irpef presenta ormai dei limiti specifici e andrebbe riformata per garantire una effettiva progressività e redistribuzione dell’imposta, ha fatto sapere oggi la Corte dei Conti, auspicando una revisione strutturale della imposta e ricordando che il sistema tributario italiano è caratterizzato da "un livello di prelievo eccessivo e maldistribuito". "La Corte dei Conti certifica che, soprattutto in periodi di recessione o stagnazione economica, non è possibile tenere una tassazione troppo elevata a carico dei cittadini. È la conferma della bontà delle battaglie che sta portando avanti il Nuovo centrodestra sull’Irpef, la diminuzione del carico fiscale alle famiglie con figli e per i lavoratori autonomi. Tanto si è fatto in questi mesi, ma tanto c’è ancora da fare e noi ci batteremo fino in fondo all’interno della maggioranza e del governo". E’ il commento di Laura Bianconi, vicepresidente vicario dei senatori di Ncd.