Eterologa, Roccella: linee guida non bastano, bene impostazione Ministro
29 Luglio 2014
di redazione
"Il ministro Lorenzin, nell’audizione di oggi alla Commissione affari sociali alla Camera, ha perfettamente spiegato la necessità giuridica di una legge per la fecondazione eterologa, rispettando sia le indicazioni della Corte Costituzionale che le normative europee", lo dice l’on. Eugenia Roccella (Ncd).
"A chi ancora ritiene che bastino semplici linee guida, ricordiamo che il Tar del Lazio cancello’ una parte delle linee guida emanate dal ministro Sirchia proprio perche’ contenevano indicazioni che esorbitavano dal dettato della legge 40: come si puo’ immaginare quindi di regolare, per esempio, le donazioni di gameti – che la legge 40 non prevede- con questo strumento?".
"Condividiamo l’impostazione del Ministro," prosegue Roccella, "che conferma alcuni punti fondamentali, su cui e’ possibile trovare una larga condivisione: in primo luogo la sicurezza sanitaria, e quindi il recepimento delle norme europee per la qualità e tracciabilità; quindi un registro dei donatori, che potra’ garantire, rispettando l’anonimato del donatore, di evitare casi come quello avvenuto in Danimarca, dove il portatore di una gravissima e rara malattia ha trasmesso il suo Dna a 100 bambini di diversi paesi; terzo punto," la conclusione, "la gratuita’ della cessione dei gameti, per non aprire anche in Italia un mercato del corpo che porterebbe a nuove forme di sfruttamento; e infine il diritto del nato sia ad avere informazioni necessarie per la propria salute, sia a conoscere le proprie origini".