I cattivi maestri nemici di Israele
21 Ottobre 2007
il professore di storia Angelo D’Orsi, possa concentrarsi tanta malafede
ideologica e storiografica. D’Orsi è pluricitato nel libro di Giampaolo Pansa
con l’epiteto di “rovescista”, e come paradigma del “gendarme della memoria”.
Sue infatti alcune delle critiche più ingenerose ai libri del giornalista sui
delitti dei partigiani nel dopoguerra, tutte puntualmente rintuzzate dal diretto
interessato. Ma D’Orsi è conosciuto, meglio famigerato, anche in seno alla
comunità ebraica romana e anche tra tutti gli amici di Israele. Specie dopo
avere dedicato un intero convegno del “Festival della storia” che si svolge
ogni anno nelle due ridenti cittadine di Saluzzo e di Savignano, manifestazione
in cui il D’Orsi funge da organizzatore insieme ad altri professori di storia, al tema di Israele
come stato razzista dove si pratica l’apartheid come nel Sudafrica dell’epoca
precedente all’avvento di Nelson Mandela.
Sabato 13 ottobre infatti, grazie a una pensata di D’Orsi,
si è tenuto al Teatro Millanollo di Savigliano l’incontro sul tema “Etnos e
religione: il caso di Israele”. Sono intervenuti il palestinese Omar Barghouti,
la svedese Catrin Ormestad, attivista filo-palestinese, e due israeliani:
Michel Warschawski, collaboratore del quotidiano “Il manifesto”, e Gideon Levy,
giornalista della sinistra radicale.
“Già la scelta dei
relatori lasciava temere sul “rigoroso scrupolo scientifico” dell’evento, ma la
realtà è andata oltre ogni previsione: la serata si è risolta in un autentico
linciaggio morale di Israele, in una martellante propaganda cadenzata
dall’immagine di uno stato razzista, imperialista, colonialista, fanatico,
fondamentalista, nazi-fascista (concetto proposto più volte da Barghouti),
brutale, militarista, pseudo-democratico.”
La denuncia di questo ennesimo fattaccio che trasforma
alcuni storici italiani di formazione marx leninista in altrettanti pessimi
maestri viene dal signor Diego Anghilante della associazione Italia Israele di
Cuneo, uno dei tanti che non ha potuto protestare contro le enormità sentite
sabato 13 ottobre al festival storia. Che ha scritto una lettera aperta a
numerosi media italiani, riportata integralmente da informazionecorretta.com. C’è
anche la possibilità che l’ increscioso episodio venga ora citato da Pansa nel
suo prossimo libro.
Secondo Anghilanti “La signora Ormestad ha dichiarato che
l’apartheid israeliano è più grave di quello che esisteva in Sudafrica. I due
relatori israeliani non sono stati da meno, e hanno fatto a gara nell’avallare
queste rappresentazioni deliranti. Ma si sa che Israele è un paese molto
democratico, in cui anche chi lo odia e lo discredita gode della massima
libertà di parola. Anche se, qualora la cosa dipendesse da personaggi come Warschawski e
Levy, il problema sarebbe risolto da un pezzo, perché quello stato non
esiterebbe più.”
Quando poi, verso le 23,30, “alcuni aderenti
dell’Associazione Italia-Israele di Cuneo hanno chiesto se al pubblico era
concesso di fare domande, il moderatore Mimmo Candito, visibilmente a disagio,
ha risposto che gli organizzatori (leggi: d’Orsi, presente in prima fila) gli
avevano comunicato che il dibattito col pubblico non era previsto.” La serata si
è dunque conclusa con un’unanime condanna di Israele, “stato paria e razzista
che deve essere rifiutato dalla comunità internazionale.” Il pubblico ha sempre
calorosamente applaudito, zittendo le poche voci di protesta. La clac sembrava
formata ad arte, per lo più da persone dell’estrema sinistra, giunte anche da
Torino con volantini che invitavano al boicottaggio di Israele in occasione del
prossimo Salone del Libro.
Lo scandalo nello scandalo è che questa manifestazione, che da un triennio si tiene nelle due
ridenti cittadine di cui sopra, non è un evento privato dove ognuno è libero di
delirare come meglio crede. Si tratta
invece di un appuntamento istituzionale e accademico, profumatamente
sponsorizzato da enti pubblici e fondazioni bancarie: Regione Piemonte,
Provincia di Cuneo, Provincia di Torino, città di Torino, di Saluzzo e di
Savigliano, Compagnia San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino,
Fondazione Cassa di Risparmio di Savigliano, Banca CRS, Azienda Turistica
Locale di Cuneo, Ente manifestazioni
Savigliano, Fondazione Bertoni di Saluzzo, Confartigianato di Savigliano, Ascom
di Saluzzo, Ascom di Savigliano, Comunità Montana Valla Varaita, Zonta Club di
Saluzzo, Federazione Nazionali Insegnanti, Coop varie e chi più ne ha più ne
metta.