Qualche domanda su Cucchi

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Qualche domanda su Cucchi

06 Gennaio 2016

Caro Occidentale,

 

ecco quello che non abbiamo letto ( e l’opinione pubblica non sa) sui casi Uva e Cucchi:

 

1. Già  tre Pubblici Ministeri, prima dell’inizio del processo per imputazione coatta da parte del Gip a carico fra gli altri del poliziotto di cui la sorella di Giuseppe Uva ha pubblicato l’immagine, avevano chiesto l’archiviazione non risultando per l’accusa ipotesi di reato nei confronti dei carabinieri e dei poliziotti denunciati;

 

2. Stefano Cucchi era stato ricoverato 17 volte al Pronto Soccorso con ferite, lesioni e fratture derivanti da pestaggi subiti nel limaccioso ambiente degli spacciatori che frequentava, l’ultimo in ordine di tempo quindici giorni  prima dell’arresto da parte dei carabinieri;

 

3. Tutte le perizie mediche, tre gradi di processo, la commissione di inchiesta parlamentare sul caso presieduta da Ignazio Marino, quando era senatore, hanno concluso che non c’è  stata nessuna relazione tra la morte e le presunte violenze subite;

 

4. I tre malcapitati agenti di custodia, indicati a furor di popolo come i massacratori di Cucchi, sono stati assolti definitivamente, malgrado la famiglia Cucchi avesse confermato la costituzione di parte civile nei loro confronti anche in Cassazione dopo le due assoluzioni di merito. Mentre non si è più costituita come parte civile nei confronti dei medici avendo accettato la liquidazione di più di un milione di euro a favore dei Cucchi da parte dell’ospedale Pertini;

 

5. La Cassazione ha viceversa annullato l’assoluzione dei medici chiedendo nuovamente alla Corte di Appello di valutare se il Cucchi, viste le condizioni di un paziente tragicamente segnato da patologie derivanti da trascorsi di tossicodipendenza, sia stato adeguatamente curato.

 

Questo è  il contesto nel quale un poliziotto e un carabiniere sono stati esposti ad un pubblico linciaggio, bollati come brutali assassini.

 

Tre domande finali:

 

Perché la Procura di Roma, se sospetta che ci siano rapporti tra le lesioni e la morte di Cucchi, non ha mai indagato su chi per 17 volte lo ha sicuramente massacrato di botte mentre le indagini sono state indirizzate soltanto sugli agenti di custodia (già  assolti) e carabinieri (le cui responsabilità  sono tutte ancora da dimostrare)?

 

Perché grandi giornali italiani omettono di scrivere queste cose?

 

Forse perché si deve dare ragione all’avvocato della famiglia Cucchi, Fabio Anselmo, che in un famosa intervista ha spiegato come in Italia i processi non si vincono nelle Aule di Tribunale ma orientando adeguatamente l’opinione pubblica attraverso la manipolazione dei media?

 

Carlo Giovanardi