Ma quanto fastidio dà Idea a Renzi e Alfano!
06 Gennaio 2016
Ma quanto fastidio diamo? E’ possibile che un semplice movimento come Idea, senza un soldo e appena nato, rompa tanto le uova nel paniere alla maggioranza di governo da attirare attacchi mirati? I pochi deputati e senatori che sono saltati giù dal carro del “vincitore” Renzi, e hanno abbandonato Ncd, il non-più-centrodestra, per onorare le proprie convinzioni e fare buone battaglie, sono tanto scomodi? Evidentemente sì, visto che il giornalone filorenziano dedica addirittura mezza pagina, corredata di foto segnaletiche, alla piccola componente del gruppo misto a cui hanno aderito Roccella e Piso, deputati di Idea.
Non si tratta di una notizia fresca di giornata: la componente è nata qualche mese fa, su iniziativa di Renata Bueno, che ha aggregato intorno al simbolo “Usei” , con cui si è presentata alle elezioni (circoscrizione America meridionale), due colleghi, Formisano e Vaccaro. Qualche giorno dopo hanno aderito anche i due deputati di Idea. Il regolamento della Camera, come è noto, obbliga il singolo parlamentare a iscriversi a un gruppo, e solo attraverso una aggregazione riconosciuta (gruppo o componente) gli permette di svolgere il proprio ruolo, intervenendo in aula (il tempo assegnato è proporzionale alla dimensione del gruppo di appartenenza), presentando emendamenti, mozioni, ecc. All’interno di Usei c’è chi è contro e chi è a favore del governo, come peraltro all’interno del gruppo misto.
Già l’idea di riprendere a settimane di distanza una notizia vecchia è sorprendente. In questa legislatura, attraversata da una profonda crisi dei partiti, i gruppi tradizionali si sono sfaldati e le diverse formazioni parlamentari si sono scomposte e ricomposte più volte. Sarebbe stato giornalisticamente comprensibile un articolo su questo fenomeno, sulla moltiplicazione dei gruppi, sull’abnorme crescita del misto, che, alla Camera come al Senato, è ormai numerosissimo; ma un’analisi seria non è, evidentemente, quello che era stato chiesto. Ringraziamo dell’attenzione: l’attacco (in cui si parla di fantomatici “contributi” che non ci sono, dato che Idea è completamente autofinanziata) ci rende più sicuri che la strada intrapresa per costruire un’alternativa alla sinistra e al suo sistema di potere (giornaloni inclusi) sia quella giusta.