Sul reato di clandestinità il Governo è paralizzato

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Sul reato di clandestinità il Governo è paralizzato

10 Gennaio 2016

Il reato di clandestinità sarà abolito? Il Governo sul tema sembra essere andato in tilt, complici le contraddizioni che si sono aperte tra Pd e Ncd su questo come su altri punti dell’agenda, vedi unioni civili. Così l’annunciata abolizione del reato, dopo aver fatto alzare la tensione, viene congelata, mentre la Lega sale sulle barricate annunciando un referendum, e da Forza Italia arrivano dichiarazioni contrarie alla depenalizzazione.

 

"Faremo come in altre occasioni quando si è trattato di temi che dividono la maggioranza,” ha detto il ministro Orlando,“terremo conto delle diverse posizioni presenti, dei pareri del Parlamento e del dibattito che si è sviluppato all’esterno, caratterizzato anche da posizioni che sollevano alcune questioni tecniche non secondarie". L’abolizione del reato ha incassato il parere positivo del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti che in una intervista a Repubblica ha definito il reato vigente un “ostacolo” alle indagini.

 

La depenalizzazione sarebbe dovuta arrivare in Consiglio dei ministri già il 13 novembre scorso, ma in quel caso Alfano aveva chiesto un supplemento di discussione, come ha fatto nei giorni scorsi, spiegando che la abolizione del reato trasmetterebbe all’opinione pubblica un messaggio negativo per la percezione di sicurezza, in un momento difficile per l’Italia e l’Europa. Motivazione politica, quindi, difendere la normativa esistente davanti a un elettorato sempre più turbato, si pensi a quanto è accaduto a Colonia la notte di San Silvestro.

 

Motivazione che in ogni caso non risolve la questione, se mai la rimanda ancora una volta. Del resto c’è un aspetto in questo passo del gambero governativo che andrebbe sottolineato meglio: l’abolizione del reato di clandestinità è presente nella legge-delega, già votata dal parlamento, e che impegna il Governo sul tema.

 

Insomma, il reato di clandestinità ha certo un valore simbolico, anche se bisogna dire che non ha contribuito, almeno non quanto ci si aspettava, a risolvere il problema dei clandestini. Invece di trasformarlo in un moloch, anzi, in una sorta di "distrazione di massa" come avviene per le unioni civili (a scriverlo in un tweet il senatore Quagliariello), quello che ci si aspetterebbe dal Governo è capire quali alternative propone, qual è la strategia sulla immigrazione. Senza tentennamenti o marce indietro dell’ultimo momento.