Boschi: “Stepchild adoption è nell’interesse dei bambini”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Boschi: “Stepchild adoption è nell’interesse dei bambini”

10 Gennaio 2016

Il ministro Boschi si dice favorevole alla "stepchild adoption". "Personalmente sono convinta che sia giusta nell’interesse dei bambini," dice Boschi intervistata dal Corriere della Sera, confermando però che "su questo punto, come già detto, il Pd lascerà libertà di coscienza".

 

"Il governo," prosegue il ministro parlando del ddl Cirinnà sulle unioni civili, "sin dall’inizio ha detto che era una proposta di iniziativa parlamentare e che quindi avrebbe rispettato le scelte dei gruppi, anche perché credo che su temi come questo vada tutelata e rispettata la coscienza individuale.

 

Boschi si augura che "ci sia un po’ di buona volontà da parte di tutti, usiamo toni più bassi, dialoghiamo e cerchiamo di trovare punti di convergenza. Se non pensiamo a mettere le nostre bandierine ma lavoriamo in concreto una soluzione si trova".

 

A stretto giro arriva il commento di Ncd, l’alleato di governo del Pd. "Abbiamo apprezzato il metodo cauto con cui, opportunamente, proprio il Ministro dei rapporti con il Parlamento, al di là delle sue personali convinzioni, ha auspicato dovrebbero definirsi le norme sulle convivenze", fanno sapere in una nota i senatori di Ap, Sacconi e D’Ascola.

 

"Niente bandiere ideologiche, ascolto reciproco, ricerca del comun denominatore. Nella nazione prima ancora che nel Palazzo, aggiungiamo noi. Se è questa la premessa, proponiamo al Ministro di adoperarsi per il ritorno in Commissione in luogo della certa ‘corrida’ in Aula".

 

"D’altronde la Commissione, tolti i tempi delle legittime discussioni interne al maggiore partito ha lavorato su testi ed emendamenti solo per circa un mese. E l’Aula dovrebbe inoltre lavorare sul nuovo Ddl Cirinnà mai discusso in Commissione. Basta volere".