Casaleggio, il filosofo Becchi: “Suo sogno svanisce con lui”
14 Aprile 2016
Il ritratto di Casaleggio lo fa Beppe Grillo sul suo blog: “Se n’è andato Gianroberto, un francescano che amava gli animali e la natura, un uomo semplice e disinteressato con una cultura straordinaria e un profondo senso dell’umorismo. Un manager, un padre, un marito, un mentore, un attivista. Per me un amico”, scrive Grillo. “Gianroberto l’ho conosciuto nel 2004 quando mi propose di aprire un blog che ‘sarebbe diventato tra i primi del mondo’ e così è stato. Era un uomo di parola che dava il massimo per raggiungere gli obbiettivi che si era prefissato e sapeva tirare fuori il meglio dalle persone di cui si circondava, me compreso. Abbiamo intrapreso assieme un’avventura straordinaria a cui si sono aggiunte negli anni decine, centinaia, poi migliaia e infine milioni di persone. Due compagni di viaggio che venivano da mondi e stili di vita lontanissimi”.
“Io dal frivolo mondo dello spettacolo, lui dal mondo dell’impresa olivettiana. Io animale da palcoscenico, lui riservato. E così poi io in giro per le piazze in un camper a ‘spargere il verbo’, lui nel suo ufficio a pensare al resto. Io scherzavo, lui faceva sul serio. Ci ha unito il desiderio di fare qualcosa per il nostro Paese. La visione comune è stata la nostra forza. Quando io volevo tirarmi indietro lui mi convinceva ad andare avanti, quando lui avrebbe voluto lasciar perdere tutto io lo facevo desistere. Un’alchimia. Una miscela esplosiva detonata nel cuore di chi ha creduto in un sogno che ogni giorno diventa sempre più concreto”.
“Gianroberto,” scrive sempre Grillo ha fatto tanto nella vita, è stato un manager di successo e negli ultimi anni si è dedicato anima e corpo al sogno del Movimento 5 Stelle. Grazie ai suoi sforzi fisici e intellettuali abbiamo gettato le basi per l’entrata in Parlamento per la prima volta nella storia di 150 persone scelte online da cittadini e non da capibastone e che non avevano mai avuto nulla a che fare con i partiti. La sua conoscenza della Rete e l’ideale della democrazia diretta ci hanno permesso di condividere idee innovative, di elaborare un programma elettorale votato da milioni di italiani, di selezionare sul web i nostri portavoce e di vincere le elezioni politiche del 2013. Gli strumenti online per l’autodeterminazione del MoVimento 5 Stelle sono stati sviluppati con professionalità e dedizione e si sono evoluti fino a diventare il sistema operativo che Gianroberto aveva annunciato e che è stato rilasciato nella sua prima versione il giorno della sua dipartita: Rousseau, che adesso è il nostro cuore pulsante”.
Oggi Grillo era alla Basilica di Santa Maria delle Grazie, per l’ultimo saluto a Casaleggio, morto martedì scorso a Milano all’età di 61 anni. Silenzioso, volto tirato, in abito scuro e camicia bianca, Grillo era accompagnato dal direttorio di M5S. Presenti anche Bossi e una delegazione del Pd. Fuori, la folla dietro le transenne ha gridato a lungo “onestà, onestà”. “Che tutti gridassero quella parola è la più grande vittoria di un uomo straordinario”, ha detto ad esequie finite il parlamentare e membro del Direttorio 5 Stelle, Alessandro Di Battista.
“Non credo possa esserci un mio riavvicinamento al Movimento Cinque Stelle perché le critiche che avevo avanzato nei suoi confronti partivano dalla constatazione che si stava trasformando in un ‘partito di lotta e di governo’. E da questo fronte non credo ci saranno cambiamenti”, il commento del filosofo Paolo Becchi, considerato per anni l’ideologo dei pentastellati prima del suo addio al Movimento. “Beppe – spiega il docente universitario – deve di nuovo tornare al centro perché c’è il rischio che con le nuove forze possa esplodere. Bisogna cercare unità nel nome di Grillo che dovrebbe ritornare al centro. Io non torno indietro, non vedo cambiamenti di prospettiva. Il sogno di Casaleggio è andato lentamente morendo con lui”.