L’ultima parola del Cav.: “Avanti con Bertolaso”

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L’ultima parola del Cav.: “Avanti con Bertolaso”

25 Aprile 2016

«Guido Bertolaso è e resta il candidato di Forza Italia. Ha la mia piena fiducia ed è la migliore soluzione per Roma». Silvio Berlusconi chiude così la lunga partita romana e conferma la sua scelta originaria, quella inizialmente sposata da Matteo Salvini e Giorgia Meloni nella nota congiunta del 12 febbraio scorso, prima del dietrofront. La decisione di blindare Bertolaso matura nel corso di una giornata fitta di incontri e telefonate.

Per Berlusconi, Forza Italia deve essere concentrata sull’obiettivo delle Politiche e, a più stretto giro di posta, sul referendum costituzionale sul quale bisogna investire il massimo delle forze. Nel pomeriggio, e poi in serata, Matteo Salvini si lascia andare a qualche commento: «Il caso Roma per noi è chiuso. Ma non avrà conseguenze sul centrodestra». «Qualcuno in Forza Italia forse pensa che si voti il 5 giugno dell’anno prossimo…». 

Poi ariva anche il comunicato di FI. «Noi abbiamo fatto del mantenimento della parola data la regola del nostro impegno politico» spiega Berlusconi. «Per questo non possiamo accettare che gli accordi pubblicamente assunti vengano disattesi, men che meno per calcoli egoistici di partito. Per questa ragione, pur dispiaciuti che a Roma non si sia potuta realizzare l’unità del centrodestra, ribadiamo il nostro deciso sostegno a Guido Bertolaso, l’unico in grado di risollevare la capitale dallo stato di degrado in cui si trova dopo anni di cattiva amministrazione. Il suo curriculum non permette alcun dubbio al riguardo per le tante emergenze che ha saputo risolvere, con competenza e decisione, nella sua lunga carriera. Invitiamo i romani a scegliere il sindaco non per simpatie e vicinanze politiche, ma avendo a cuore soltanto il loro concreto interesse e l’interesse della loro città». 

Ai dirigenti a lui più vicini Berlusconi confessa di sentirsi sollevato e a posto con la coscienza, dopo le tante pressioni. «So di aver fatto la scelta giusta, adesso sta a Guido fare una bella campagna elettorale, con umiltà, continuando ad andare in giro per Roma. In alcuni casi ci sarò io ad accompagnarlo. Adesso può davvero partire la sua campagna».