GB, è tensione tra i labour: l’ex sindaco di Londra sospeso per le dichiarazioni su Hitler
01 Maggio 2016
È guerra interna nel maggior partito d’opposizione britannico dopo le sospensioni di due suoi membri accusati di dichiarazioni offensive nei confronti degli Israeliani. Una settimana fa è stato sospeso Naz Shah, una parlamentare che, prima di venir eletta, aveva espresso sul suo profilo Facebook dei commenti chiaramente antisionisti.
A distanza di un paio di giorni, la stessa sorte è toccata al ben più noto ex sindaco di Londra, Ken Livingstone. Per prender le difese della collega, infatti, quest’ultimo aveva dichiarato che persino Hitler aveva sostenuto il sionismo: «Quando Hitler vinse le elezioni nel 1932, la sua strategia politica era di trasferire gli ebrei in Israele. Prima di dar di matto e di ucciderne sei milioni aveva supportato il movimento sionista». E aggiungendo: «una ben orchestrata campagna della lobby israeliana che accusa di antisemitismo chiunque critichi la politica di Israele».
E ieri, dopo che il partito aveva deciso di avviare un’inchiesta interna, Livingstone non ha tentato nemmeno un passo indietro e nel rifiutarsi di scusarsi pubblicamente, ha detto in un’intervista alla Bbc: «Mi rammarico per i problemi che i miei commenti hanno causato al Labour, ma credo di aver detto semplicemente la verità». Nel difendere la Shah, Livingstone aveva affermato che l’antisionismo non è razzismo. Le sue affermazioni hanno fatto sobbalzare sulla sedia non pochi compagni di partito costringendo Corbyn a prendere posizione e a sospenderlo. «Nel nostro partito non c’è posto né per l’antisemitismo né per ogni altra forma di razzismo» ha twittato ieri il leader laburista messo alle strette dalle intemperanze di Livingstone.
Manca meno di una settimana alla elezioni amministrative in Inghilterra e la polemica rischia di compromettere l’esito del voto. Anche per questo motivo l’ex primo cittadino di Londra è convinto che non si tratti di una coincidenza, ma di un complotto architettato ad arte da parte della componente blairiana per indebolire Corbyn di cui Livingstone è sempre stato un sostenitore. Le reazioni alle accuse di Livingstone non si sono fatte attendere. Uno dei ministri del governo laburista ha dichiarato: «Mi sento profondamente offeso dalle parole di Ken. Credo veramente che abbia esagerato stavolta. Non sono un acido ex uomo di Blair e mi sento fiero di far parte dell’esecutivo di Jeremy».