In Siria si muore di fame, Onu: “Soccorso non può essere temporaneo”
19 Febbraio 2016
di redazione
L’ONU annuncia che entro una settimana gli aiuti umanitari raggiungeranno le aree assediate in Siria. Ci si aspetta di poter soccorrere 18 tra i villaggi e città. Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (Wfp) ha già consegnato cibo ad oltre 80.000 persone intrappolate in cinque città siriane sotto assedio. I convogli di varie agenzie hanno completato le consegne questa mattina dopo aver lavorato alle operazioni di scarico tutta la notte, come si legge in un comunicato diffuso dallo stesso Wfp.
"Si tratta di un importante punto di svolta nell’assistenza umanitaria in Siria, ma non dobbiamo dimenticare che singoli e sporadici convogli possono solo fornire soccorso temporaneo a chi ha fame ed è disperato", ha spiegato Jakob Kern, Direttore WFP in Siria. "Le persone hanno bisogno di mangiare tutti i giorni. Speriamo di poter continuare queste consegne e fornire soccorsi ai più vulnerabili in tutto il paese".
Msf chiede una inchiesta indipendente dopo i raid contro l’ospedale di Medici senza frontiere, a maaret al Numan, in Siria, costato la vita a 25 persone il 15 febbraio scorso. L’anno scorso – rivela Msf -70 ospedali e cliniche sostenute dall’organizzazione nel nord-ovest, ovest e centro della siria, hanno registrato 154.647 feriti di guerra e 7.009 morti. Donne e bambini rappresentano il 30-40 % delle vittime. "Questi dati sono spaventosi, ma la situazione reale è probabilmente di gran lunga peggiore", ha detto Liu.
Sempre l’anno scorso, 63 ospedali e centri sanitari sostenuti da Msf sono stati bombardati o colpiti da razzi in 94 diverse occasioni. dall’inizio del 2016, sette nuovi attacchi hanno colpito sei strutture sostenute dall’organizzazione. Il Consiglio europeo è "preoccupato dal rischio di ulteriore escalation militare", "condanna i ripetuti bombardamenti di infrastrutture civili" e "chiede l’immediata cessazione dei bombardamenti aerei sulle aree civili". E’ scritto in un passaggio della bozza di conclusioni sulla Siria del vertice dei leader europei. Nel testo, circolato nelle scorse ore a Bruxelles, viene anche chiesto che sia "garantito l’accesso umanitario" in tutta la Siria "incluse le aree assediate".