Ap, Schifani si dimette: “Il progetto Alfano è solo un’operazione da palazzo”
21 Luglio 2016
“Una decisione ponderata, sofferta, ma non mi sento attaccato alla poltrona o a posti di prestigio e lascio il mio ruolo da capogruppo”, ha spiegato l’ex presidente del Senato. Schifani non condivide il progetto delineato da Angelino Alfano che consiterebbe nel “costituire un nuovo soggetto politico che partisse dall’unione di Ncd con persone vicine al Pier Ferdinando Casini e a Flavio Tosi, iniziativa a cui non dovrebbe partecipare l’Ucd, da quel che capisco, ma che mi sembra più un’operazione da palazzo più che da territorio e non manifesta il nostro posizionamento e identità di centrodestra“.
L’ex presidente del Senato ha comunicato la sua decisione in una conferenza stampa a Palazzo Madama.
Resterà, però, all’interno del gruppo di Area Popolare: “Se deciderò di lasciare seguirò la mia coscienza. È stato un gruppo meraviglioso, ha dato al Paese il segnale di un gruppo unito. Lo lascio in ottimo stato di salute sotto il profilo dell’impegno parlamentare. Lungi da me l’idea di complicare la serenità dei lavori parlamentari. Cercherò di dare una mano se mi verrà chiesta, consapevole del fatto che il gruppo nominerà a breve il mio sostituto”.
Ma quel che ha voluto sottolienare Schifani è stato che “i principi sono principi, non mi sento a continuare questo gruppo dopo la linea che ci siamo dati. Le dimissioni non sono mai state per me una parola tabù. E infatti già mi sono dimesso da capogruppo del Pdl e oggi mi dimetto da una comoda posizione di capogruppo di maggioranza”.
Si tratta di dimissioni “serene e non polemiche, ma il dovere di un capogruppo è tenere unito il gruppo su una missione condivisibile e io la linea politica che si è data Ncd-Ap non la condivido”, dice ancora.