Mps, Passera si sfila e ritira l’offerta. Intanto Wall Street apre in rialzo

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Mps, Passera si sfila e ritira l’offerta. Intanto Wall Street apre in rialzo

Mps, Passera si sfila e ritira l’offerta. Intanto Wall Street apre in rialzo

01 Novembre 2016

Corrado Passera ha ritirato la propria proposta sul Monte dei Paschi di Siena.  L’ex banchiere ha inviato una lettera al consiglio di amministrazione del Monte e al Collegio Sindacale nella quale ha comunicato la propria decisione. Il ritiro della proposta, scrive, è dovuto “all’atteggiamento di totale chiusura” della banca; secondo Passera primari investitori istituzionali avevano già manifestato interesse ufficiale per 2 miliardi di euro.

Nella missiva si legge che “con grande rincrescimento vi comunico in accordo con gli investitori che rappresento, che l’atteggiamento di totale chiusura che la banca ha dimostrato nei nostri confronti ci costringe oggi a ritirare la nostra proposta presentata il 13 ottobre: ci sono state infatti negate le condizioni minime per condurre il normale percorso volto a rendere definitiva e impegnativa tale proposta. Il carteggio tra noi e la banca delle ultime settimane mostra che abbiamo fatto richieste usuali e in linea con le prassi di mercato per operazioni di questo genere, mentre la banca ci ha risposto ponendo condizioni impraticabili e consumando metà del già poco tempo a disposizione. Questa chiusura esplicita nei confronti della nostra proposta ci pare contraria all’interesse della banca e di tutti i suoi azionisti”.

Passera aggiunge che la chiusura agli approfondimenti è stata evidente: “Da subito ci è stato richiesto di interrompere ogni contatto con investitori e intermediari e di passare i loro riferimenti alla banca che li avrebbe contattati direttamente. Abbiamo dato la disponibilità a chiedere il permesso agli investitori – legati da patto di riservatezza con noi – di trasmettere i loro riferimenti alla banca, ma abbiamo rifiutato lo standstill totale che la Banca ci richiedeva perché paralizzante per noi. Successivamente la stessa banca ha ritenuto di ritirare tale richiesta, palesemente eccessiva, che ha avuto l’unico risultato di far passare del tempo in modo infruttuoso per tutti”.

Passera sostiene ancora che avrebbe voluto confrontarsi con la Bce ma “la banca ci ha detto che la nostra proposta non sarebbe abbastanza solida per essere presentata alla BCE. Premesso che questo è un giudizio che è prerogativa della BCE, ricordiamo che stiamo parlando di un Piano d’Impresa molto dettagliato; di lettere di interesse ufficiali da parte di primari investitori internazionali per circa 2 miliardi di euro (che, come previsto nella nostra lettera, avremmo messo a disposizione della Banca appena firmato il patto di riservatezza) e dell’assunzione di un impegno a garantire l’aumento di capitale in opzione agli attuali azionisti per 1-1.5 miliardi di euro. La Banca ci ha detto che la BCE ha approvato solo l’attuale impostazione e che la nostra proposta di aumento di capitale immediato di 3,5 miliardi non sarebbe stata presa in considerazione”.

Intanto le Borse europee poco sopra la parità dopo un avvio in modesto rialzo dopo il calo della fiducia delle imprese manifatturiere in Grecia ed il previsto passo indietro per l’analogo dato nel Regno Unito. Positivi invece i futures su Wall Street in vista di dati più confortanti. Milano (-0,1%) arranca dopo aver azzerato il rialzo dell’apertura al pari di Parigi (-0,4%). Giù anche Madrid (-0,07%), mentre Francoforte e Londra sono poco sopra la parità. A parte Shell (+3,06%), spinta dai conti, frena il comparto petrolifero con Bp (-2,95%), mentre Total limita il calo allo 0,1% ed Eni sale dello 0,08%, con il greggio sempre poco sopra 47 dollari a barile. Scivolano invece le banche, da Standard Chartered (-4,2%), dopo i conti trimestrali non all’altezza delle stime degli analisti, a Barclays (-1,42%) e Lloyds (-1,03%). In controtendenza Mps (+1,19%), che però riduce il balzo registrato in apertura (+4%).